Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cultura & Impresa

Più libri, più liberi

Un’occasione per riprendere la ricerca sui produttori di contenuti ai Castelli Romani

Con l' articolo di Chiara Nanni "quale spazio per i piccoli editori?" riprende l'indagine sulla produzione di contenuti avviata dal Baicr-Sistema cultura l'anno scorso, nell'ambito del Progetto di Distretto Culturale dei Castelli Romani.
Il Consorzio SBCR ritiene utile proseguire in questa operazione che tende a disegnare il profilo di tale area di produzione, strategica per un territorio che si pone l'obiettivo di ripensare il proprio sviluppo facendo leva sulla cultura. Il Consorzio ha avviato con gli editori locali un rapporto fatto di alcune iniziative volte a facilitare lo scambio e il confronto tra editori e biblioteche. Tra queste l'acquisto di tutta la produzione degli editori locali, catalogazione delle singole unità bibliografiche e conseguente inserimento dell'informazione sull'OPAC del Consorzio, recensioni delle loro pubblicazioni sul vivavoce e presentazioni dei libri presso le biblioteche che le vogliano ospitare.


Mamadou va a morire
Edito da Infinito edizioni vince il Premio Di Liegro


Daniele del Grande e l'editore sono stati ospiti della biblioteca di Genzano all'interno della manifestazione Libri in terrazza Incursioni alla radio il 29 giugno del 2007

In questo ultimo anno e mezzo d'altronde gli stimoli in tale direzione provengono anche da ulteriori progetti portati avanti sia dalla Regione Lazio che dalla Provincia di Roma sul tema delle industrie culturali e creative - si pensi al progetto della Regione sulle Officine dell'arte e a quello sul Distretto tecnologico, al progetto Zero digital divide della Provincia di Roma e a quello sulle Officine dell'innovazione di Provinciattiva . Va sottolineato inoltre, come elemento di novità, che per la prima volta in Italia il settore delle industrie culturali e creative è stato oggetto di un primo studio, commissionato dall'ex Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, che ne ha pesato l'importanza e i caratteri - vedi il libro bianco sulla Creatività presentato il 26 settembre scorso a Bologna e che verrà pubblicato entro la fine dell'anno

 



...produrre cultura vuol dire occuparsi di artisti e creativi e di coloro i quali produrranno nuova cultura; produrre vuol dire concepire nuove idee, occuparsi del mercato delle idee e dei prodotti, distribuirle, occuparsi del consumo di questi stessi...la creatività è un mezzo per migliorare la produzione di cultura.
Walter Santagata

 


Perchè si parla tanto di creatività oggi? Perchè i commerci e gli scambi internazionali hanno cambiato la qualità, la dimensione e la profondità dei loro contenuti. Se fino a qualche anno fa tutti correvamo in cerca di bassi salri per produrre beni materiali in luoghi in cui si potessero ottenere bassi costi di produzione e di vendita, oggi l'impressione è che la competuizione si svolga in termini di qualità e la qualità non è facile da delocalizzare, rimane ancorata a una cultura e a un luogo".
Walter Santagata


..."visto che siamo in una situazione di declino e abbiamo fatto il passo più lungo della gamba torniamo indietro a quello che sapevamo fare meglio, all'intermediazione creditizia; attenzione a questo tema perchè è molto pericoloso quando si parla delle tematiche della cultura e della creatività perchè apre la strada al fronte di quanti dicono che la cultura è la parte effimera, il divertimento e l'ozio mentre le cose serie sono stare sul pezzo e produrre reddito. Questo è sbagliato in un momento di transizione epocale dall'industriale al post industriale perchè il modo per portare dal declino
allo sviluppo passa dall'uso della cultura come fattore produttivo..."

Severino Salvemini

 


Come nasce una stagione di creatività in un paese? Nasce dal fatto che si senta un grande senso di possibilità...
Pierluigi Sacco

 

 

 


Per la rubrica Cultura & Impresa - Numero 77 dicembre 2008