Ricordi della Romania
Io in Italia mi trovo bene, perché vengo a scuola e ho fatto tante amicizie. La sera però a volte m prende la nostalgia e penso alla Romania, a quando ero piccola e giocavo nel giardino della mia casa, mi arrampicavo sugli alberi durante l’estate e mangiavo le ciliege.
Quando frequentavo la prima classe in Romania
nel mio giardino ho trovato un piccolo uccellino che era caduto dal nido e non sapeva volare. Quando avevo un po’ di tempo gli davo da
mangiare e cercavo di farlo volare, ma cascava sempre per terra. Io mi arrampicavo sull’albero lo lanciavo e mio fratello stava giù per prenderlo se cadeva. Una mattina purtroppo mi sono svegliata e l’uccello era morto. Quest’anno sono tornata nel mio paese, la mia gatta ha fatto tre gattini e ho visto di nuovo un uccellino, ho chiesto a mio padre di farlo volare e questo per fortuna
e riuscito a farlo volare.
Curiosità dalla Romania
Alla fine dell’anno scolastico, chi ha studiato molto bene vince un premio; una corona d fiori profumata costruita dalla nonna oppure comprata dal fioraio . La corona può essere di fior veri o artificiali e poi si ricevono dei libri.
La festa di San Nicola con la 1^ e la 2^ classe elementare
Ecco entrati i bambini, tutti sorpresi e gioiosi perché avevano trovato le scarpe della maestra sul tavolo tutte riempite con due pacchi d caramelle e tre o quattro cannucce su ogni scarpa. Una bambina rumena ha spiegato che ciò che aveva fatto la maestra succede nel suo paese. La prima e la seconda classe bisbigliavano mentre la maestra spiegava. Sempre la stessa bimba ha raccontato che per i bambini rumeni il 6 dicembre ricevono doni, da San Nicola, un po’ com’è per noi la nostra befana solo, che quando siamo cattivi ella ci porta il carbone e invece per loro si portano le cannucce.
La maestra Margherita ha illustrato ai bambini un libro su San Nicola e ha spiegato che questo santo era un vescovo molto buono, se qualcuno gli chiedeva qualcosa lui diceva di sì e li aiutava.
Un giorno lui parti’ con una nave con la vela blu e la storia finì che ancora oggi nelle case rumene si portano regali e caramelle e se servono anche le cannucce. Sempre la maestra ha illustrato un libro però visto che era troppo difficile l’ha spiegato in maniera semplice, era un’ altra storia su S.Nicola.
I bambini poi, si sono messi in cerchio a ballare e cantare una canzone sul Natale. Hanno poi mangiato le caramelle e hanno preso le cannucce. Un applauso e tutti in ginocchio per la foto, tutti vogliono farsi notare e farsi vedere. Chissà chi avrà preso la cannuccia al posto della caramella…
San Nicola tanto amato dai bambini rumeni
La notte tra il 5 e 6 dicembre tutti i bambini rumeni vanno a dormire contenti, prima di addormentarsi però puliscono le loro scarpe benissimo, si possono anche far aiutare dai loro genitori, perché la notte passa S.Nicola e mette le caramelle. Per i bambini buoni ci saranno tante caramelle, ai bambini cattivi invece S.Nicola lascerà un bastone , questi bambini saranno tristi ma si renderanno conto che sono stati cattivi e così si comporteranno bene per il prossimo S .Nicola. |