Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

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La speranza e la tenebra, il crollo delle ideologie visto dai Castelli Romani

Torna finalmente in libreria, in una elegante edizione curata dall'editrice Anemone Purpurea, "La speranza e la tenebra", il romanzo storico del Novecento visto e vissuto ai Castelli Romani da Aldo Onorati, la firma che meglio di chiunque altro sa e può raccontare uomini, fatti e panorami dei colli a sud della capitale.
"La speranza e la tenebra" narra la vicenda immaginaria ma non troppo di Felice Fortunati, testimone, tra il 1900 e il 1968, dei passaggi storici più importanti dello scorso secolo. Con "La speranza e la tenebra" il fascinoso ominide onoratiano, vissuto sino ad allora in un tempo senza tempo, entra nella storia del mondo e ne vive sulla propria pelle gli affascinanti ardori e le cocenti delusioni. Fatti, circostanze e caratterizzazioni dei personaggi ancora una volta animano quasi naturalmente il parallelo e l'istintiva convergenza con i romanzi e la verve polemica di Pier Paolo Pasolini. E se qualcuno negli Ominidi ha ritrovato l'impianto dei ragazzi di vita pasoliniani, nella figura di Felice Fortunati rivive l'ambientazione intellettuale che il poeta friulano aveva dato ai protagonisti de "Il sogno di una cosa". Tanto Pasolini quanto Onorati, alla fine, profeticamente, mettono i loro personaggi, fin troppo ingenui e ottimisti, a confronto con una realtà che di lì a breve vedrà crollare le ideologie forti con assieme tutti i castelli, i palazzi e i muri retorici o reali costruiti sopra di esse negli anni di un secolo, quello appena trascorso, per il quale è ancora difficile tracciare un bilancio oggettivo.

 


La speranza e la tenebra
di Aldo Onorati
Anemone Purpurea 20007 - 13 Euro