
Non sono leggende le storie legate a nomi sinistri: campo morto, campo di carne, borgo gnif gnaf:.. né lo sono i nomi legati ai mestieri più umili: CAVALLETARI, CICCATRICI, RANOCCHIARI, MORARI, SALNITRARI, etc. Sono realtà legate al mondo dove si consumò la tragedia di Maria Goretti, bambina piccola di statura, non molto loquace, solitaria e senza amichette; futura Santa delle Paludi che metterà pace tra Romagnoli e Veneti.
E' a questo mondo che il Guerri rivolge una spietata denuncia contro una società bacchettona e ipocrita, che sfrutta questi contadini gettandoli nelle fauci dell'immensa palude, qui a due passi da noi, dove miseria e sofferenza costituiscono l'unica ricchezza di questi derelitti.
E la storia, come un reportage, inizia dalle campagne forti e salubri delle Marche, per finire negli acquitrini malsani e desolati delle paludi pontine, dove Maria tra intrighi e sopetti è fatta Santa.
In questo spazio assurdo in cui trova origine la tragedia, la solitudine del luogo, il tormento del vento tra le imposte, la perdita della realtà , il nulla, il caldo, la povertà e le mosche sopra ogni cosa, lasciano nel lettore un'impressione indelebile.
Giordano Bruno Guerri
Milano, Mondadori, 2000