RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Primo piano

“Punti caldi” nelle biblioteche

Per gli utenti SBCR dotati di BIBLIO+ da ottobre userid e password per gli Hot Spot nelle sedi collegate in wireless

Gli Hot Spot, letteralmente "punti caldi", aree dove potersi collegare, sono punti di accesso ad Internet, ai quali potranno connettersi gli utenti dotati di computer portatile accessoriato di scheda Wi Fi.
Attualmente gli Hot Spot sono dislocati principalmente negli Internet-caffè, aeroporti, hotel, sale convegni. Una realtà molto diffusa all'estero, meno da noi anche se è probabile prevedere, a breve - ed alcuni segnali già ci sono nei nostri comuni - una specie di valanga Wi Fi tesa a coprire di punti caldi spazi pubblici, scuole e università, biblioteche, luoghi di aggregazione in generale.
Per chiunque si trovi dentro tali aree e sia dotato di un notebook o di un palmare attrezzato sarà possibile collegarsi alla rete e scaricare materiali, prendere appunti, fare brevi ricerche o semplicemente consultare gli orari dei treni, degli uffici pubblici dei servizi cittadini.
Che il futuro sia segnato dalla diffusione di tali tecnologie ce lo dice anche il fatto che l’impatto dei progressi della tecnologia wireless sui consumatori sia stato oggetto di una ricerca “Fluid Lives” promossa da Yahoo! Europe e Isobar, uno dei network di Aegis Media.
Che cosa ci dice tale ricerca? Sembrerebbe che i consumatori che passano alla Wireless associno le tecnologie a valori quali libertà e amicizia, il che confermerebbe che la domanda di beni e servizi è sempre più orientata verso quelli che incorporano e restituiscono sensi, messaggi e valori.
Per i dispositivi wireless sembrerebbe che i consumatori sviluppino un vero attaccamento emotivo e se fossero costretti a scegliere, il 64% degli utenti della banda larga sceglierebbe un computer collegato a internet piuttosto che il televisore, la radio o la stampante. I consumatori si presentano sempre più attivi anche nell’espressione della loro vita mediatica e le stesse campagne pubblicitarie si ritrovano a fare i conti con questa nuova disposizione, insomma la condizione “senza fili”, che implica una totale indipendenza e autonomia, favorirà senz’altro un uso quotidiano di internet: un po’ come ci si è abituati all’acqua e all’elettricità.
I Castelli Romani avranno dunque, grazie alle biblioteche, i loro primi “punti caldi”: il Consorzio si occupa di sperimentarne la gestione, di monitorare l’evoluzione delle tecnologie che li supportano, di cooperare con altri enti e istituzioni pubbliche che hanno progetti “senza fili” in via di realizzazione, con la stessa logica di sistema che caratterizza da sempre il lavoro delle biblioteche.

Per la rubrica Primo piano - Numero 55 settembre 2006