RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Primo piano

Castelli set mundi

I Castelli Romani come set cinematografico

Mentre su Roma set mundi è già stato detto e scritto tutto o quasi, resta ancora da scrivere una storia del cinema girato ai Castelli Romani, terra d’elezione per diversi protagonisti del nostro cinema a cominciare da Ugo Tognazzi e Gian Maria Volonté. Non è questa ovviamente la sede per affrontare un discorso che richiederebbe tempo, spazio e ricerche più approfondite, ci limitiamo quindi ad una rapida carrellata di titoli che la memoria e le preziose segnalazioni di amici e colleghi hanno portato alla ribalta. Certamente il più famoso e noto ai più è senza dubbio Il Gattopardo, capolavoro di Visconti che, come si sa, è stato girato in gran parte nei saloni di Palazzo Chigi di Ariccia. Ma anche altre opere d’arte del nostro cinema hanno avuto come set privilegiati luoghi e ambienti dei Castelli Romani. Penso in particolare a Le notti di Cabiria di Fellini, dove il lago di Castel Gandolfo diventa il suggestivo scenario di uno dei finali più intensi e struggenti di tutto il cinema felliniano. O ancora a Un maledetto imbroglio, sottovalutato film di Germi, considerato il primo vero poliziesco del cinema italiano. Il film, come il romanzo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Gadda a cui è ispirato, è ambientato infatti tra Roma e i Castelli Romani. Ai Castelli sono ambientate diverse scene importanti, come quella nella tipica “fraschetta” con tanto di sottofondo canoro (La società dei magnaccioni), ed il finale, con l’arresto dell’assassino a Marino. Ma anche nei dialoghi del film si fa più volte riferimento alle località della zona.
Il territorio dei Castelli Romani è protagonista di numerose pellicole interpretate da Totò: da Totò, Peppino e... la malafemmina (Montecavo) a Totò e Carolina (Frattocchie e Cecchina), al celeberrimo episodio La patente, con il principe nei panni del terribile iettatore, girato a Nemi.
A Genzano sono state effettuate alcune riprese de Il cammino della speranza (1950) di Germi, de Il ladro di bambini (1992) di Amelio (le scene ambientate all’orfanotrofio di Civitavecchia sono state riprese in realtà all’interno dell’Oratorio dei Salesiani), mentre nell’ex-Casa del Fascio, oggi Istituto IISS “S. Pertini”, sono stati girati alcuni interni de Il federale (1961) di Salce, interpretato da uno strepitoso Ugo Tognazzi.
Il ponte di Ariccia appare in Un giorno da Leoni (1961) di Nanni Loy e la bella cittadina fa mostra di sé anche in Due soldi di speranza (1951) di Castellani e nel documentario di Daniele Segre Partitura per volti e voci (1991). Angoli di Albano compaiono in Girolimoni, il mostro di Roma (1972) di Damiani e in Febbre da cavallo 2 - La mandrakata (2002) di Vanzina. Nella piazza di Rocca di Papa sono state girate alcune sequenze de La pantera rosa (1964) di Edwards e alcuni scorci del paese si vedono anche in Giravolte (2001), opera prima di Carola Spadoni. Ai Pratoni del Vivaro sono state effettuate le riprese di campagna de Il marchese del Grillo (1981) di Monicelli, mentre all’aeroporto di Ciampino Catherine Zeta-Jones e Brad Pitt hanno girato una scena di Ocean's Twelve (2004). E’ certamente Frascati però la località castellana più cinematografata. Vuoi per le belle ville, set privilegiato di molte ambientazioni lussuose ed aristocratiche, vuoi per il suggestivo centro storico, vuoi per la vicinanza con la capitale, ha sempre avuto una certa vocazione filmica. In Poveri ma belli (1956) di Dino Risi si vedono la piazza con la cattedrale e il supercinema. Villa Torlonia compare in Metello (1970) di Bolognini. Allo storico Penny club sono ambientate alcune sequenze di Poliziotto in affitto (1988) con Burt Reynolds e Liza Minnelli. All’Hotel Colonna sono state realizzate alcune scene de Il mio peggior nemico (2005) di Verdone. Ma scorci del paese compaiono in tanti altri film: da Un americano in vacanza (1946) a Il Vigile (1961) di Zampa, da La califfa (1970) di Bevilacqua a La balia (1999) di Bellocchio a Fantozzi - Il ritorno (1996). Nel film Il cielo è rosso (1950) di Claudio Gora si vedono ancora le rovine della cittadina, distrutta dal bombardamento dell’8 settembre 1943.
I paesaggi dei Castelli Romani sono stati utilizzati anche in diversi B movie degli anni ‘70: dal film comico I due maghi del pallone (1970) interpretato da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, al poliziottesco A tutte le auto della polizia... (1975) con Enrico Maria Salerno e Gabriele Ferzetti (nel film viene rinvenuto un cadavere nel lago di Castel Gandolfo). E sempre i Castelli si sono prestati per ricreare anche le più insolite e disparate ambientazioni. In I Cacciatori del Cobra d'oro (1982), filmetto esotico–avventuroso diretto da Antonio Margheriti sulla scia di Indiana Jones, l’eruzione di un vulcano filippino avviene nelle grotte di Palazzolo, dove anni prima anche Sergio Leone aveva girato alcune scene di Giù la testa (1971). Più recentemente Alex Infascelli ha ricreato la Finlandia del suo ultimo film H2Odio (2005) a Castel Gandolfo.
Negli ultimi anni le località castellane sono diventate scenari anche di molte fiction televisive di successo (da Orgoglio a Per fortuna che c’è Filippo, da Distretto di polizia a Don Matteo), di videoclip musicali (uno dei più noti è I belong to you girato da Eros Ramazzotti e Anastacia nella piazza di Ariccia) e di diverse pubblicità (quella del Caffè Spendid girata nella piazzetta di Castel Gandolfo, dell’Opel Agila con Valentino Rossi filmata al Circolo del Golf sempre a Castel Gandolfo, o ancora dell’AGIP di qualche anno fa con Valeria Marini a Villa Aldobrandini), ma questa è un’altra storia.
Ripromettendoci di tornare al più presto sull’argomento, diamo appuntamento ai nostri lettori per una rassegna cinematografica sul tema, che si terrà quanto prima e nella quale cercheremo di soddisfare altre curiosità. Nel frattempo saremmo grati a tutti coloro che volessero segnalare alla redazione altri film girati nel nostro territorio.
Per la rubrica Primo piano - Numero 56 ottobre 2006