Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cibo per la mente

Matilde

Roald Dahl
Milano, Salani, 1989

Matilde è una bambina di 5 anni, vive in una magnifica casa ed è molto intelligente; ma i suoi genitori sono convinti che invece è stupida, mentre pensano che il fratello è un bambino intelligentissimo. Matilde viene sempre trattata male dai suoi genitori, e un giorno, stanca delle loro inconsiderazioni decide di vendicarsi, prima con la super colla nel cappello, poi con la tintura biondo-platino della mamma dentro il vasetto della lozione alle violette del papà, e infine con lo scherzo dei fantasmi che infestano la casa. Con un anno di ritardo Matilde va a scuola e la maestra (Sig.na Dolcemiele) scopre in lei un'intelligenza impressionante e decide di andare a parlare prima con la direttrice, una donna orribile, egoista, ma soprattutto capace di lanciare gli scolari fuori dalle finestre (la Sig.na Spezzindue), poi con i suoi genitori.
Come tutte le settimane, la direttrice sostituiva per un'ora l'insegnante, e quel giorno toccava proprio alla classe di Matilde. Successe che per qualche motivo la direttrice incolpò Matilde di averle messo un tritone nella caraffa, così la bambina indignata scaturì dai propri occhi un potere capace di rovesciare un bicchiere. Dopo questo miracolo Matilde decise di confessare il suo segreto all'unica persona che sicuramente le avrebbe creduto: alla sig.na Dolcemiele. La maestra la invita a bere un thè a casa sua. Matilde, appena arrivata, scopre che la signorina è povera, che da piccola ha passato l'infanzia con una zia cattivissima... e indovinate un po' chi era questa zia? Sì, proprio la direttrice! Ma intanto la sua famiglia deve andare via dall'Inghilterra perché la polizia sta cercando il padre, un venditore di macchine rubate. Matilde però non vuole lasciare la simpatica e gentile maestra e così va a vivere con lei.

Per la rubrica Cibo per la mente - Numero 3 ottobre 2001