Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cibo per la mente

Senza sangue

Baricco, Alessandro
Rizzoli 2002



Nella campagna c'è solo una fattoria. Mato Rujo il personaggio di questa storia vede arrivare gli uomini su una Mercedes, in casa è con i suoi due figli un bambino e una bambina E' un paese in guerra e gli uomini credono di combattere per una causa ma è solo la guerra invece, spietata e brutale che non li condurrà a niente, solo verso l'odio e la distruzione.
L'uomo li vede avvicinarsi sempre di più e nasconde la figlia sotto una botola, il bambino rimane con lui, aspettano insieme. Il lettore vive la tensione e la paura in un'aria quasi surreale senza tempo e dimensione, nella calda e arida desolazione della campagna. Poi è la fine, morte, sangue. Mato Rujo e il bambino verranno uccisi. La piccola nascosta sotto il pavimento vede e sente tutto. Uno degli uomini si accorgerà della bambina ma la risparmierà dalla morte. Gli uomini se ne vanno come sono venuti lasciando dietro di sé orrore e morte. Passano gli anni la bambina è cresciuta... è invecchiata.
Un uomo e una donna, ormai vecchi si incontrano in un bar e....
La storia ad un tratto si dipana, cresce, si sviluppa come un tenero fiore in un deserto arido. Due vite, due destini ormai legati indissolubilmente, in un crescendo denso di emozioni, di forti sentimenti. Una storia superbamente avvincente che trascina il lettore verso la purezza dei sentimenti, la voce dell'anima, il messaggio d'amore e di speranza che solo la bravura di un maestro come Baricco poteva imprimere.

Per la rubrica Cibo per la mente - Numero 19 marzo 2003