RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Natale ai Castelli

Castelli al teatro

Teatro d’autore ai castelli Romani

Variegato e frizzante si presenta il panorama teatrale in questi giorni che vanno dalle festa dell’Immacolata all’Epifania, a ricordarci quanto sia ricco e di qualità il fermento culturale che si muove intorno all'area dei Castelli Romani e che vedrà impegnati sia gruppi di professionisti sia compagnie amatoriali sia artisti che hanno sviluppato negli anni un radicamento culturale con il territorio attraverso un dialogo ininterrotto.
Per questi motivi riesce difficile operare scelte che avrebbero sicuramente il merito di individuare alcune punte di eccellenza ma potrebbero oscurare sensibili e raffinate attività che di occasionale hanno solo il tempo e il luogo.
Non potendo arrivare a tutto, segnaleremo in fondo a questo articolo e nel calendario le iniziative di cui siamo venuti a conoscenza, augurandoci che i lettori sappiano sbrogliarsi nel filo lungo che tiene unite le vicende culturali di questo territorio nei prossimi due mesi e, a titolo di esemplificazione, “zoomeremo” sull’evento di cui conosciamo meglio il contenuto: la trilogia di spettacoli in occasione del centenario della nascita di Samuel Beckett, compresa nel progetto “Terra di Teatro” di Artemista Officina Culturale.

Presso le Scuderie Aldobrandini con il patrocinio del Comune di Frascati, la Regione Lazio e la Provincia di Roma, l'Associazione culturale Artemista ripropone al pubblico nella tre giorni 19-20-21 dicembre prossimi due importanti lavori del teatro di Beckett che celebra quest'anno l'anniversario della nascita.
Il primo, dal titolo Aspettando Godot, è considerato una pietra miliare del teatro contemporaneo. .
Nato nel fervido clima culturale della Parigi nel secondo dopoguerra, filtra le tematiche dell'esistenzialismo, attraverso una originale ipersoggettiva e refrattaria visione.
Questa ironica, surreale, assurda cognizione del dolore dell'esistenza moderna ha mantenuto il suo fascino ambiguo di opera aperta da completarsi nel cuore e nella mente dello spettatore.
Il secondo: Giorni felici, in cui Beckett sorprende con un'immagine scenica davvero terribile: una donna conficcata nel terreno fino alla vita. .
Winnie e Willie sono due coniugi afflitti da una degradazione fisica e psicologica terribile e come in un ricorrente ménage borghese, Winnie è concentrata sulla cura del corpo mentre Willie borbotta, sopporta con fatica la petulanza della moglie.
Il cuore dell'opera è la felicità di Winnie. Ella non vuole ammettere di trovarsi in una situazione infernale, la vita è meravigliosa: questo è il ritornello che stordisce lo spettatore fino alla fine del monologo quando Winnie, ormai sempre meno presente, si ritrova interrata fino al collo. Con Beckett si può affermare che i personaggi vogliono sempre affermare la vita anche nella condizione delle peggiori possibili. Le due pièce teatrali con la regia di Luigi Onorato, hanno come attori protagonisti Sabina Barzilai e Settimio Petrucci, che nell'ambito dell'Associazione culturale Artemista del Teatro di Terra da anni svolgono un ruolo di primo piano nel panorama culturale dei Castelli Romani. L'Associazione ha al suo attivo oltre venti allestimenti teatrali. Ha ospitato eventi culturali tra mostre d'arte visiva, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali. Ha condotto conferenze, seminari, laboratori nelle scuole, presso biblioteche e teatri, attraverso l'ausilio e il coinvolgimento di registi, scrittori, coreografi in sintonia con scopi statutari dell'associazione quali lo sviluppo, la promozione, la ricerca, la produzione, la formazione nei settori del teatro, cinema, arte, visiva, turismo, editoria.

Per la rubrica Natale ai Castelli - Numero 58 dicembre 2006