Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Natale ai Castelli

Laggende, aneddoti, curiosità

L’albero di Natale

Presenza sacra anche nel Presepe, nella simbologia della Natività ha acquistato uno spazio autonomo come abete natalizio.
Carico di luci e di addobbi colorati e multiformi, simboleggia la sapienza, la ricchezza e il benessere della collettività. La sua invenzione si fa risalire tradizionalmente a Martin Lutero, ma presto si diffuse in tutta Europa. Narra infatti una leggenda pugliese che "davanti alla grotta dov'era nato Gesù Bambino, si trovavano tre alberi: uno di ulivo, uno di palma e uno di pino. La palma staccò da sé una foglia e disse all'ulivo: andiamo ad offrire qualche cosa a Gesù. Allora l'ulivo strappò un solo ramo e insieme si recarono alla grotta per deporre i loro doni. Se ne dolse molto l'albero di pino, che non poteva offrire nulla, avendo la foglia a forma di spine, e non voleva dargliene perché poteva essere creduto un cattivo augurio. Il Redentore apprezzò molto questo delicato sentimento, e volle premiare il pino generoso. Alzò gli occhi al cielo, e fece cadere una pioggia di piccole stelle su di esso. Poi, levato un braccio, colse un ramo, che con le sue lucenti stelle illuminò meravigliosamente la grotta".

Per la rubrica Natale ai Castelli - Numero 27 dicembre 2003