Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cibo per la mente

Non ti muovere

Margaret Mazzantini
Mondadori, 2001


Una confessione insolita di adulterio. Non per l'adulterio che non è più tanto insolito, ma per il modo di confessarlo, per il tipo di confessore e il confessionale. Chi sviscera la colpa è un chirurgo affermato, il confessore sua figlia ancora adolescente, che per lo stato in cui si trova non può intendere né tanto meno assolvere. Il confessionale? Una delle sale dell'ospedale in cui il chirurgo si è isolato e dove la figlia Angela viene sottoposta ad un difficile intervento al cervello. Era caduta poco prima dal suo motorino e non aveva allacciato il casco di protezione. Chi la opera è un collega del padre che gli ha demandato il compito, importante e doloroso, mentre lui attende di comunicare con sua moglie, in viaggio di lavoro all'estero. La trama può non meravigliare, un uomo che si riconosce non bello, che ammette di non essere mai stato un campione di socievolezza e che non appare entusiasta di aver sposato una donna intelligente, colta, bella. Sorprende il fatto che un uomo "arrivato" si innamori così tanto di una persona scialba, piuttosto bruttina, da come lui stesso la descrive nel suo monologo interiore. Una persona sciatta esteriormente, povera nell'abbigliamento e nell'ambiente in cui vive, socialmente e culturalmente posta nei bassi gradini. Nei numerosi incontri sessuali narrati, si avverte sempre qualcosa di squallido e sembra che da un momento all'altro debba arrivare anche un odore poco gradevole. Molti lettori troveranno nel libro, apprezzato e premiato dalla critica ufficiale, uno stile asciutto, tagliente, realista e coinvolgente. Altri vi noteranno il vivace gergo del volgo, in contrapposizione a quello specifico, corretto, professionale del clinico. Ma dalla superficialità e dalla profondità delle parole e delle espressioni, emergono riflessioni più sostanziali. Di carattere psicologico, di carattere sociale e culturale, si evidenziano le disparità e le incongruenze della vita e degli stati d'animo.

Per la rubrica Cibo per la mente - Numero 30 marzo 2004