Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Biblioteca di Trimalcione

Chi cià er pepe lo mette a le rape, chi non ce llà, le magna sciape

In questo numero diamo spazio ad un breve racconto di un'autrice del nostro territorio che riflettendo sulla natura delle rape....

Le rape, effettivamente, per natura non valgono un gran che, anzi su un dizionario si legge che valere una rapa equivale a non valere nulla. Eppure una rapa, se ben condita, acquista sapore. Avete provato ad aggiungerci le acciughe? La rapa è una pianta erbacea con fiori gialli, coltivata per la radice commestibile, per le foglie giovani e gli steli fioriferi, detti broccoli o cime, commestibili anch'essi, apprendo ancora dal dizionario. Ce n'è abbastanza per soddisfare l'occhio ed il palato. Tutto sta ad apprezzare il verde delle cime e ad esaltare, col condimento adatto, il sapore amarognolo della radice. L'emerso e il sommerso. Mi viene da pensare alla vita. C'è chi, la vita - dice - è scipita. Chi la definisce un peso sullo stomaco, opprimente, e non vuole ammettere che un bel po' di succo comunque ce l'ha. Di fronte a ciò che è commestibile spesso assumiamo un atteggiamento simile a quello che abbiamo nei riguardi della nostra esistenza o viceversa. Una pietanza talvolta alletta l'occhio prima del palato come succede quando ci lasciamo attrarre dalle apparenze trascurando con la sostanza il ruolo che spetta al condimento, al dosaggio giusto di certi ingredienti. Una peculiarità di chi è esperto in arte culinaria, per restare nella metafora. Consideriamo adesso l'approccio con il cibo. Mettete un po' di persone attorno ad una tavola e osservate. C'è chi, ignorando le più elementari norme igieniche delle digestione orale, divora i bocconi scambiando la funzione della lingua con quella di un ponte levatoio. Chi al cibo da scarsa importanza e, all'assunzione dello stesso, antepone il piacere di quattro chiacchiere con i commensali. C'è il solitario che ingoia a caso leggendo il giornale e, infine, chi centellina l'alimento a tutto vantaggio delle papille gustative. Altrettanto accade nella vita. Il menù, è ovvio, non è a scelta. Il più delle volte non ci vengono proposte opzioni e il modo di accostarci al piatto dipende esclusivamente dall'educazione alimentare. Il segreto sta tutto lì e anche se non è sempre facile applicarlo vale la pena di tentare per scoprire il gusto della vita.
Invitiamo i lettori a suggerire altre pietanze .... letterarie.