Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Beni culturali

Liscia, gassata o ... dal rubinetto

L'acqua da bere in estate

172 sono i litri d'acqua minerale che all'incirca ogni italiano beve in un anno, 3 milioni di Euro le dimensioni del giro d'affari. In Italia si consuma più acqua minerale che in qualsiasi altro Paese del mondo, il 72,4% degli italiani infatti beve più di mezzo litro di acqua minerale al giorno e in media una famiglia spende per questa circa 18 euro al mese. Ma l'acqua minerale è davvero più buona di quella del rubinetto?

"L'emergenza idrica che tutto il pianeta deve affrontare - ha dichiarato Roberto Della Seta, presidente di Legambiente - ci pone di fronte alla necessità di rivedere i nostri comportamenti e le nostre abitudini. Crediamo che l'iperconsumo di acqua minerale in bottiglia non sia proprio un comportamento virtuoso a cominciare dall'impatto ambientale causato dalle bottiglie che la contengono". Se ogni italiano consuma 172 litri di acqua minerale in un anno, vuol dire che consuma in media 90 bottiglie di plastica e una trentina di vetro. Contando l'Italia 55 milioni di abitanti si calcolano dunque quasi 5 miliardi di bottiglie di plastica da smaltire ogni anno.

"Se si tiene conto - continua Della Seta - che la raccolta differenziata della plastica riesce ad intercettare solo una parte delle bottiglie, è evidente che il quantitativo di spazzatura che finisce in discarica è enorme e ogni anno bere ci costa circa 1 milione di metri cubi di discariche". Oltre a questo c'è poi il problema dell'impatto dovuto al trasporto su gomma delle bottiglie. Gli spostamenti sono molto spesso del tutto irrazionali. L'acqua minerale viene infatti venduta spesso in luoghi molto lontani dalle zone di produzione e se un camion può trasportare circa 26500 litri (17667 bottiglie da 1,5 litri), per questa operazione sono necessari ogni anno oltre 280.000 viaggi. Le regioni dove è più diffuso l'uso di acqua minerale sono la Lombardia con il 95,7%, il Piemonte con il 93,7% e la Toscana con il 92,2% mentre l'Abruzzo (75,5%), la Calabria (74,6%), il Trentino-Alto Adige (74,8%) e la Basilicata (68%) sono le regioni con le percentuali più basse. In base a dati raccolti dall'Istat l'acqua minerale si beve perché (dati 2000) circa il 45 % delle famiglie italiane non si fida dell'acqua di rubinetto. Questo è dovuto ad una grave carenza di informazione e una buona dose di pregiudizi come quello che l'acqua minerale è più salubre, che contiene meno sali, che si mantiene più pura rispetto a quella dell'acquedotto e che non è poi tanto cara.

L'insieme di questi pregiudizi fanno sì che l'interesse per l'acqua degli acquedotti decresca, gli investimenti languano, la manutenzione lasci sempre più a desiderare e che un patrimonio pubblico scompaia per lasciare spazio alla ben più costosa acqua con tanto di marca e bottiglia. Per tutti questi motivi Legambiente ha deciso di mettere alla prova i cittadini italiani e di chiamarli a giudicare l'acqua solo dal gusto, forse così in molti si convinceranno che bere l'acqua del rubinetto fa bene alla salute, all'ambiente e anche al portafoglio.


Ecco l'impatto ambientale.
Ogni italiano consuma 172 litri di acqua minerale in un anno, cioè, in media, 90 bottiglie di plastica e una trentina di vetro. Visto che gli italiani sono circa 55 milioni, ci sono quasi 5 miliardi di bottiglie di plastica da smaltire ogni anno. Tenendo conto che la raccolta differenziata della plastica ne intercetta il 20% circa, almeno 4 miliardi di bottiglie finiscono in discarica. Ogni anno bere ci costa circa 1 milione di metri cubi di discariche.

Oltre a questo c'è il problema dell'impatto ambientale dovuto al trasporto su gomma delle bottiglie, con spostamenti del tutto irrazionali che portano acque del sud al nord e viceversa. Spesso viene venduta infatti in luoghi molto lontani dalle zone di produzione: un camion può trasportare circa 26.500 litri (17.667 bottiglie da 1,5 litri), quindi sono necessari ogni anno oltre 280.000 viaggi.


Ecco i pregiudizi.

- Pregiudizio 1: l'acqua in bottiglia è più salubre. Per legge non è così. Perché le concentrazioni di sostanze tossiche e la frequenza dei controlli sono molto più precisi e ristrettivi per l'acqua dell'acquedotto.

- Pregiudizio 2: l'acqua in bottiglia è pura di fonte, mentre quella dell'acquedotto è trattata. L'acqua minerale, che è solo una parte dell'acqua imbottigliata, non dovrebbe subire trattamenti. Ma anche l'acqua dell'acquedotto è talvolta pura acqua di falda: è così, ad esempio, per metà dei Comuni in provincia di Milano.

- Pregiudizio 3: L'acqua di falda (e quindi l'acqua del rubinetto) è inquinata.Anche molte acque in bottiglia sono acque di falda.

- Pregiudizio 4: l' acqua minerale ha meno sali di quella del rubinetto.E' vero solo per le acque "minimamente mineralizzate". Le acque minerali possono superare il 1500 mg/l di residuo fisso. Per sceglierle è meglio farsi consigliare dal medico e leggere bene l'etichetta.

- Pregiudizio 5: l'acqua in bottiglia non è poi così cara Il costo può oscillare tra i 20 e i 50 centesimi al litro. Bisognerebbe poi aggiungere il costo di smaltimento come rifiuto (o di riciclaggio) delle bottiglie. Mentre per l'acqua dell'acquedotto si paga qualche decina di centesimi al metro cubo, cioè per mille litri (inclusa la tariffa comunale per la depurazione). Insomma costa mille volte di meno.


Quanta strada deve fare in Km una bottiglia d'acqua per arrivare a casa nostra.
Alcune acque minerali prodotte in Italia e vendute a Roma.

Cerelia - C e r e g l i o d i V e r g a t o ( B O ) 369.74
P a n n a - Scarperia (FI) 322.70
Vera - S . G i o r g i o i n B o s c o ( P D ) 515.81
S . B e n e d e t t o - S c o r z è ( V E ) 542
Uliveto - Uliveto terme (PI) 357
Recoaro - R e c o a r o t e r m e ( V I ) 575
R o c c h e t t a - G u a l d o T a d i n o ( P G ) 190
S . P e l l e g r i n o - S . P e l l e g r i n o t e r m e ( B G ) 630
Boario - B o a r i o t e r m e ( B S ) 608
Pejo - C o g o l o ( T N ) 665

Per la rubrica Beni culturali - Numero 34 agosto 2004