RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cultura & Impresa

L’editore nella rete

L’integrazione delle competenze alla base di un’esperienza di successo.

Con questa intervista prosegue l’ indagine sulla produzione di contenuti ai Castelli Romani che il BAICR – Sistema Cultura sta portando aventi nell’ ambito del progetto sul distretto culturale

I processi d’innovazione che hanno caratterizzato l’editoria nell’ultimo decennio evidenziano una nuova modalità di produzione, che punta molto alla realizzazione di servizi e di ambienti digitali che permettano un forte rinnovamento nella fruizione del prodotto culturale.Fenomeni quali l’e-book, la stampa a richiesta (print on-demand), nuovi siti editoriali, riflettono il percorso dell’editore di oggi che acquisisce competenze nuove per organizzare all’interno della casa editrice strumenti di comunicazione che lo mettano in contatto diretto con il lettore/utente oggi sempre più al centro della filiera editoriale. Viviamo ormai nell’ economia dell’esperienza dove sono le persone, i consumatori a definire prodotti e servizi delle aziende.
Di questo ne parliamo nell’ intervista che segue con Infinito Edizioni (www.infinitoedizioni.it), casa editrice nata nel 2004 a Marino, che attraverso l’uso delle nuove tecnologie ha rivoluzionato i suoi processi di produzione e comunicazione, arrivando a promuoversi in tutto il mondo con un click.

Entriamo subito in medias res…dunque internet, la grande rete: cosa ha significato per la vostra casa editrice?

Internet è stata per noi dal primo istante una priorità, difatti appena nati, la prima cosa è stata quella di realizzare il sito web, inizialmente brutto e non a caso è durato poco; allora abbiamo assunto un webmaster, gli abbiamo esposto le nostre esigenze, scambiato idee, esaminato possibili soluzioni e attraverso tale processo si è costruito il nucleo centrale del nostro sito che per noi è sopratutto uno strumento di lavoro.
Sul sito abbiamo iniziato a creare i primi spazi per le news e i link di approfondimento affinché l’utente/ lettore interessato alle nostre tematiche potesse trovare un ulteriore punto di riferimento.
Dopo circa un anno d’esperienza, con il sito così strutturato, ci siamo resi conto che eravamo lontani da quello che volevamo.

Cosa è successo allora?

Innanzitutto abbiamo preso tre web-master e abbiamo iniziato con il modificare l’home
e l’editor che utilizzavamo per pubblicare.

Cosa significa?

Oggi utilizzando una piattaforma Typo 3 siamo in grado di modificare l’home page e le pagine interne del sito in tempo reale.
Aprendo due browser, su uno abbiamo il sito come è visibile on line, sull’altro ne visualizziamo la struttura interna, quella non visibile.
In tal modo siamo in grado di modificare il sito dall’interno e in tempo reale possiamo vedere aggiornati on line i contenuti sul browser visibile.
Questo è molto importante perché la nostra casa editrice non si limita a pubblicare libri e a farli conoscere attraverso una opportuna campagna di promozione, ma si pone l’obiettivo di aggiornare e documentare in tempo reale il potenziale utente /lettore sulle tematiche che sono al centro della nostra produzione editoriale. I nostri libri parlano di temi d’attualità come la questione dei Balcani, i diritti dell’infanzia ecc. ed è importante offrire attraverso il sito informazioni, spunti di riflessione sulle vicende di paesi lontani, con i quali siamo in contatto attraverso i siti internazionali.
Con uno slogan potremmo dire che siamo passati da un sito vetrina a un sito vivo, interattivo: tutto ciò ha preso il suo tempo per divenire realtà, ma l’investimento maggiore c’è stato all’inizio.
Successivamente, se hai progettato bene l’home page e le pagine interne, riesci con più facilità a far crescere la visibilità della tua casa editrice, promuovere i tuoi libri e contemporaneamente diventare strumento di approfondimento e di ricerca.

Mi sembra di capire che siete soddisfatti dei risultati raggiunti nella comunicazione, quali i punti di forza della vostra strategia?

Innanzitutto la capacità di strutturare un sito ordinato, facile per l’utente che lo voglia utilizzare. L’home-page è divisa in tre colonne di cui le laterali costituiscono lo strumento vero e proprio di lavoro, a partire dalle news che sono molto utilizzate.
Aggiornare gli utenti, offrire loro informazioni, riflessioni, e temi di approfondimento ci ha fatto crescere.
Per fare tutto ciò molto importante è stato il lavoro svolto dall’ufficio stampa, che ad oggi conta un database di circa seimila contatti!
Internet non è solo il sito web, ma la possibilità di avere relazioni con tutti i soggetti attraverso i quali dai voce e spessore alla tua casa editrice: fondazioni, enti locali, privati, associazioni , media ecc..

Un po’ di numeri sui risultati?

Certo: siamo passati da 20/25 contatti al giorno a 100/120, contatti che provengono non solo dall’ Italia, ma da tutto il mondo: Cina, Giappone, Brasile, Portogallo, Stati Uniti, Spagna..

Del print on-demand oggi spesso se ne decantano le potenzialità sia come antidoto alle criticità della distribuzione sia in quanto strumento capace di garantire una qualità pari alla stampa tradizionale Cosa ne pensate?

No, non siamo d’accordo. Tutt’al più possiamo dire che il print on-demamd è un sistema molto democratico perchè permette a chiunque di stampare con una somma irrisoria, ma se andiamo a confrontare i costi ci rendiamo conto che è più conveniente in termini numerici stampare in off-set che in digitale.
Con la stampante digitale il costo è sempre lo stesso sia che stampi una copia sia che ne stampi mille; in off-set su tirature basse il costo è alto ma su tirature “alte” (tremila copie: ovvero ciò che stampa in definitiva un editore medio) il costo del libro è uguale se non minore del digitale e in più il libro ci guadagna in rifinitura e qualità.
Per ciò che concerne la distribuzione poi, essendo il print on-demand un processo legato alla stampa indipendente o di nicchia, quindi pubblicazioni che non sono in concorrenza sul mercato, non costituisce una soluzione alla distribuzione.
Noi crediamo che per il medio editore una possibile alternativa sia invece l’e-book sul quale pensiamo di investire, nonostante in Italia non abbia ancora attecchito..

Allora perché investirci?

Perché è una sfida, per capire se c’è un possibile interesse.
L’ e-book ha un senso se c’è un risparmio e se effettivamente hai meno impatto ambientale. Permette una diffusione importante del prodotto a un costo più basso, permette all’editore di risparmiare su carta e tipografia e al lettore una parte dei costi; alcuni editori francesi o inglesi mettono on-line l’e-book al 50 per cento del libro cartaceo..si dona al libro una seconda vita laddove è troppo oneroso ristampare.

Per la rubrica Cultura & Impresa - Numero 60 marzo 2007