Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

A come artisti

Oscar Biglia: risate d'estate

Franco Lorenzetti in arte Oscar Biglia quest'estate ha fatto parlare di sé e ridere mezza Italia. Ha portato il suo spettacolo, "Biglia in buca", in giro per lo Stivale da Treviso alla Puglia, dall'Abruzzo, alla Calabria, all'Emilia Romagna.
Artista dei Castelli Romani, cresciuto a Santa Maria delle Mole e cecchinese d'adozione, Oscar Biglia è ormai uno dei nomi di punta del cabaret nazionale, il cabaret vero e sincero, quello delle arene e dei pub, delle piazze, delle sagre e delle feste, non quello sempre più ovattato e meno graffiante delle televisioni nazionali.

D: Allora Oscar come è andata quest'estate? Il tuo spettacolo "Biglia in buca" ha riscosso un notevole successo...
R: Ho scoperto, con soddisfazione, che il mio "one man show" (solo come un cane) funziona. Un oretta di risate spensierate, ma sempre strizzando l'occhio alla solidarietà e all'impegno sociale
D: I tuoi spettacoli si basano su una ironia romanesca alla Mammucari, ma hanno dei giochi linguistici alla Flavio Oreglio e il finale che proponi solitamente sembra scritto da Stefano Benni... ti ci rispecchi in questi nomi? E hai comunque dei punti di riferimento della tua ars comica?
R: Mi lusinga essere paragonato a certi artisti così bravi e di successo. Io che mi considero un infiltrato nel mondo dello spettacolo tanto che la mia paura più grande è quella di essere,un giorno, smascherato. Punti di riferimento specifici non ne ho, ma tutti quelli che fanno questo mestiere, grandi o piccoli che siano,contribuiscono a farmelo amare sempre di più.
D: Hai un forte imprinting locale nella tua comicità... Quali sono i tuoi rapporti col territorio dei Castelli Romani?
R:Ringrazio il destino benevolo che mi ha fatto nascere a Roma, ma vivere a 20 km. da essa, precisamente a Frattocchie in profonda burinia, dove , hai miei tempi, era ancora possibile raffrontarsi con le persone. Quando salgo sul palco sale con me una variegata umanità che ha fatto di me l'uomo che sono e ,se vogliamo fare i presuntuosi,l'artista che sono.
D: Frequenti le biblioteche dei Castelli Romani? E c'è un libro che consiglieresti ai nostri lettori?
R: Adoro le biblioteche, le librerie e i libri. Amo leggere, c'è sèmpre un libro che mi aspetta in camera da letto. Una donna è più raro. Di libri che vale la pena leggere ce ne sono tantissimi, ne scelgo due assolutamente da non perdere "cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcìa Màrquez e " Martin Eden" di J. London.
D: Infine quali sono i tuoi rapporti con il cinema? Hai qualche film da consigliare ai nostri lettori?
R:Anche nel cinema mi considero un infiltrato, nel senso che cerco di non pagare il biglietto, no scherzo, è che ho fatto la comparsa in alcuni film tra cui "Il postino" del grandissimo Massimo Troisi. Da comico non posso non consigliare un film che è stato una pietra miliare della comicità "Frankestein Junior" di Mel Brooks e naturalmente anche quelli che farò io!

Per la rubrica A come artisti - Numero 35 settembre 2004