Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Biblioteca di Trimalcione

Libri in cucina - Polpettine di carne

Si mangiano in: Gabriella garofano e cannella di Jorge Amado

I suoi acarajés, i fritti avvolti in foglie di banano, le polpette di carne, piccanti, erano cantati in prosa e in versi - in versi perché il professor Josué aveva dedicato loro una quartina in cui friggitrice faceva rima con tessitrice, cucina con carina.
Gabriella garofano e cannella

La ricetta per le polpette ha molte varianti, sia per quanto riguarda la forma sia per l'ingrediente più importante, che è la carne. La ricetta che segue è fatta con carne di manzo cruda, fresca, ma questa può essere sostituita da avanzi di carni cotte o arrostite, o mescolando alla carne di manzo quella di maiale, di agnello, ecc. Le polpette si possono fare anche con la cacciagione, e sono quelle che Jorge Amado preferisce.
A proposito delle polpette di cacciagione, gli piace raccontare una storia che risale ai tempi della sua giovinezza a Rio de Janeiro: all'inizio degli anni trenta, Santa Rosa, Dante Costa e lui lavoravano per un giornale che aveva la sede in Rua do Ouvidor, vicino alla libreria Schmidt. Il menu era a prezzo fisso: cinque milréis per un piatto, il dolce, pane e banane a volontà. Quasi sempre il piatto del giorno erano le crocchette di cacciagione, fatte con carne ben pepata, buonissime. Era il piatto preferito da tutti e tre. Il cameriere, che riceveva cinquecento réis di mancia ed era diventato loro amico, un bel giorno decise di vuotare il sacco: la cacciagione non era cacciagione, era carne di gatto - gatto "cacciato" nei dintorni. Non mangiavano lepre, mangiavano gatto!
Le reazioni furono differenti: a Jorge Amado si chiuse lo stomaco e non ne mangiò mai più. Santa Rosa invece affermò di non avere pregiudizi, che le crocchette gli erano sempre piaciute e che avrebbe continuato a mangiarle. Quanto a Dante Costa, nessuno se lo ricorda, chissà se ha continuato a mangiare carne di gatto...

Ingredienti per 8 persone:
carne macinata 500 gr,
pane raffermo 1 panino,
uova 2,
prezzemolo ½ mazzetto,
erba cipollina ½ mazzetto,
cipolla 1 grossa,
peperoncino a piacere,
aglio 3 spicchi,
olio per friggere,
pangrattato 1 tazza,
pepe a piacere,
sale a piacere.

 

Preparazione:

1. Mettete a mollo in acqua per mezz'ora il pane raffermo.
2. Toglietelo dall'acqua e strizzatelo bene.
3. Tritate finemente (o mettete nel tritatutto) la cipolla, il prezzemolo, l'erba cipollina, l'aglio e il peperoncino.
4. Mescolate molto bene la carne macinata con gli aromi, il pane e le uova intere.
5. Formate le crocchette facendole rotolare nel palmo della mano - è più facile farlo con le mani umide. Passate le palline nel pane grattugiato. Lasciatele riposare un'ora.
6. Versate l'olio in una padella e quando è ben caldo friggete le crocchette, rivoltandole con la schiumarola.
7. Asciugatele con della carta assorbente.

(tratto da La cucina di Bahia e Paloma di Jorge Amado, Torino, Einaudi, 1998)