RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Quelli che la fisica...

Comunicare la scienza … comunicare è una Scienza

Comunicare è una scienza. Dirlo è scontato. Lo sanno bene e da sempre gli addetti ai lavori. Ma se comunicare è una scienza, come possiamo definire “comunicare la scienza”? Un facile gioco di parole, più complicato il gioco logico, in concreto, un’impresa! D’impatto, la parola scienza può evocare per un pubblico generico, immagini tra le più disparate: fiori, profondità marine, oppure, camici candidi che si muovono tra alambicchi fumanti, astronauti volteggianti in cabine dai mille comandi, orizzonti astrali e così via. In diversi campi scientifici è relativamente facile trasmettere il sapere, aiutano le immagini spettacolari, la legittima sintonia tra fantasia e scienza. Ma parliamo della comunicazione quando gli argomenti si chiamano matematica e fisica. Ecco che nel nostro pensiero appaiono improvvisamente formule incomprensibili, figure severe dietro occhiali spessi, l’inarrivabile “sufficiente” a scuola. Nella classifica delle frasi più comuni, al primo posto troviamo “ciao, come stai?”, subito dopo, “ io non sono portato per la matematica”. Probabilmente si tratta solo di una prevenzione psicologica, ma costituisce comunque un serio ostacolo in un percorso culturale corretto. L’uso della rete, con le dovute cautele, consente l’informazione e la comunicazione anche in un campo complesso come quello della matematica e della fisica. E come potrebbe essere altrimenti dal momento che Web, la “grande ragnatela mondiale” (World Wide Web) è nata e si è sviluppata giusto nell’ambiente dei fisici? L’uso del calcolatore come mezzo per comunicare è stata ideata ed è progredita in diversi ambienti scientifici e militari, nel corso di diversi decenni del secolo scorso. Ma il successo globale di Internet lo dobbiamo allo sviluppo del Web avvenuto agli inizi degli anni ‘90 a Ginevra nei laboratori del CERN (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare) dove fisici di fama internazionale concentrano i loro sforzi per lo studio delle particelle fondamentali. Non è difficile comprendere le ragioni di tali origini. Nel loro lavoro i fisici hanno sempre sentito fortemente l’esigenza di comunicare in maniera efficiente ed di avere a disposizione strumenti con ampie potenzialità Per una questione di origini, dunque, o per la particolarità del mezzo che permette di muoversi liberamente e senza interlocutori diretti che con la loro presenza autorevole ma severa possono anche intimorire il pubblico, si sta assistendo ad un successo continuo e crescente della comunicazione scientifica tramite la rete. Migliaia di navigatori in cerca di un aiuto didattico, di soddisfare semplici curiosità o di risolvere antichi e profondi dilemmi sulle origini dell’universo, si inoltrano ogni giorni nelle trame della grande ragnatela in cerca di risposte. Per chi ha curiosità, domande, dubbi, per chi ha ancora comunque voglia di sapere, consigliamo tre siti italiani veramente doc!

http://scienzapertutti.lnf.infn.it
Il più amato dagli italiani! E al primo posto tra i siti (non   di servizio) del directory Google “fisica”. Rubrica domande agli esperti, giochi, approfondimenti. Per giovani e meno giovani.
http://www.scienzagiovane.it
 Sito di divulgazione dei fisici dell’Università di Bologna – Dall’antimateria alla mucca pazza, dalla materia materia oscura allo tsunami. Sempre rigorosa e attuale. Webcast, riviste scientifiche, interviste.
http://ulisse.sissa.it
Sito della Sissa di Trieste, uno dei centri  di eccellenza per la formazione dei comunicatori scientifici. – Perfetto, sempre aggiornato ma forse un poco troppo rigido. Incapace di creare comunità tra gli utenti.

Per la rubrica Quelli che la fisica... - Numero 63 giugno 2007