RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Beni culturali

Arti effimere floreali di strada

Una finestra sull’Europa per l’Infiorata di Genzano

Nei prossimi mesi verrà pubblicato il bando per la presentazione di progetti per il programma Europeo Cultura 2000, relativo al periodo 2007-2013, attraverso il quale promuovere iniziative che comportino tre obiettivi specifici: la mobilità transnazionale degli operatori culturali, la circolazione transnazionale delle produzioni artistiche e l’incoraggiamento del dialogo interculturale tra le popolazioni dei paesi europei. Il Comune di Genzano, forte dell’esperienza maturata con la tradizionale Infiorata, vuole cogliere questa importante occasione di confronto con altre realtà europee ed ha accolto con interesse una proposta avanzata da A.L.E.S.S. Don Milani, un’associazione che, oltre che fare formazione a Roma e nell’area dei Castelli Romani, è attiva anche nel campo della progettazione europea e che provvederà all’ attuazione del progetto per conto del Comune che ne rimane il promotore, una volta approvato a Bruxelles. La proposta si muove all’interno degli obiettivi specifici di Cultura 2000, li assume tutti e li organizza attorno al tema delle “arti effimere floreali di strada”, tratto comune a molte realtà locali dei diversi paesi europei che possono concorrere alla realizzazione di un progetto comune. Di manifestazioni simili a quella dell’Infiorata di Genzano ne vengono svolte molte, in diverse città italiane ed europee, in contesti culturali diversi, nelle quali alcune tradizioni folkloristiche sono riuscite a sopravvivere, specialmente là dove sono state trasferite alle giovani generazioni, desiderio, entusiasmo, tecnica ed orgoglio di saper realizzare e trasmettere eventi culturali ed artistici dei propri antenati. La pluriennale esperienza di Genzano ha consentito di stabilire contatti costruttivi, con molte di queste città sedi di infiorata o di altre manifestazioni similari, nei confronti delle quali verrà avanzata una proposta di co-organizzazione del progetto: città dell’Europa dei 27, nelle quali si può avere la piacevole sorpresa di assistere a una manifestazione che generalmente si conclude con cortei storici, balli, canti e fuochi d’artificio e che acquisirà maggiore valenza riservando un’area per la realizzazione di tappeti floreali con tecniche diversificate, in uso nei diversi paesi europei nei quali il mosaico floreale è una esperienza consolidata e che, successivamente, condivideranno le proprie esperienze relative alle loro peculiarità artistiche. Il mosaico floreale, del quale il progetto vuole esaltare la valenza artistica, deve essere considerato, nel contempo, un miracolo visivo dell’inconscio collettivo: il bisogno di lasciare una traccia del proprio passaggio, l’esigenza di comunicare sono solo alcune delle motivazioni che spingono questi artisti ad esprimersi con queste tecniche. I maestri delle arti effimere floreali contemporanei rispetto ai loro antenati, sottopongono volentieri i loro segni personali ad un continuo processo di cambiamento delle tecniche e della scelta dei materiali, per comunicare con un pubblico sconosciuto, delle volte interessato e delle volte incontrollato. Le loro pratiche si tramutano in gallerie d’arte all’aperto che stimolano la reazione degli spettatori creando nello spazio pubblico un’arte democratizzata, intrinsecamente interattiva. Le opere realizzate in queste manifestazioni dell’effimero di strada, sono delle vere opere d’arte, la cui durata è scandita dal susseguirsi di eventi sulla stessa e dal più o meno breve periodo di vita dei materiali, che le nuove tecnologie provvedono, oggi, ad amplificare e diffondere fortemente. Il progetto si propone numerosi obiettivi derivanti da quelli specifici del programma: creare l’abitudine a tornare a considerare strade e piazze come luoghi di incontro e confronto, facendo vedere all’opera ed ascoltare artisti di vari paesi europei uniti in una grande festa celebrativa dell’arte effimera floreale; fare in modo che il confronto tra queste esperienze collettive serva agli artisti ed agli esecutori delle composizioni per un loro miglioramento culturale, creativo e tecnico; contribuire al superamento del problema dell’incomunicabilità tra i popoli d’Europa, attraverso l’arte floreale ed il folklore danzato, rinforzando i legami tra i paesi diversi per natura o per storia; organizzare un evento europeo nel 2008, anno del dialogo interculturale, in uno dei paesi di più recente inserimento e con il coinvolgimento delle comunità di immigrati; fare in modo che gli scambi di usi e costumi, di tecniche e di idee possano continuare nel tempo attraverso la creazione di una struttura permanente di dimensione europea, rafforzando così, oltre alla unicità del popolo europeo, anche il concetto di tradizione popolare da mantenere, migliorare e tramandare negli anni a venire.
Per la rubrica Beni culturali - Numero 63 giugno 2007