RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Primo piano

Bibliopiù

Più biblioteche, più cultura, più crescita sostenibile

Vogliamo farvi gli auguri di Natale e aprire l’anno nuovo con il segno più. Più biblioteche, più cultura, più crescita sostenibile.
Infatti, se non ve ne foste già accorti, la grande Biblioteca dei Castelli Romani è cresciuta in numeri e qualità; sono aumentate le sedi e si è allargata pertanto la rete di accesso al servizio bibliotecario anche in alcune frazioni (Colle di Fuori a Rocca Priora, Santa Maria delle Mole a Marino) e Comuni, che fino ad oggi erano privi di biblioteca, ne hanno aperta una (Monte Compatri) o per lo meno hanno attivato un punto prestito (Ariccia e Castel Gandolfo), mentre la Biblioteca di Frascati è stata riaperta in una nuova, bella e prestigiosa sede. Non solo, aumentano le scuole che cercano e trovano nel sistema bibliotecario un riferimento sia per attivare “piccoli assaggi” di biblioteca dentro gli Istituti, sia appoggiandosi ai servizi del Viv@vocescuolaonline, per stampare giornali scolastici e partecipare alla rete virtuale delle scuole castellane
Sempre più le biblioteche si avviano a diventare mediateche - l’incremento delle raccolte multimediali ne testimonia la trasformazione – senza togliere nulla al ruolo privilegiato del libro che esse sostengono, mentre l’attenzione all’evoluzione delle nuove tecnologie nel campo della trasmissione dell’informazione e dei saperi qualifica l’azione del Consorzio che ha avviato i lavori propedeutici per una rete a banda larga tra le biblioteche (wireless), già in fase sperimentale su quattro Comuni, i primi, a titolo prototipale.
Di tale trend positivo siamo particolarmente soddisfatti, avendolo mantenuto in tempi assai magri per le amministrazioni locali; la soddisfazione poi aumenta se pensiamo che questo Consorzio, di natura squisitamente culturale, in sede di ridefinizione della mission punta ad “aggredire”, studiando servizi ad hoc per loro, target sempre più ampi di popolazione, con particolare riferimento ai ceti produttivi, con l’ambizione di favorire relazioni sempre più strette tra cultura, conoscenza e territorio.
Le biblioteche che fino ad oggi registrano dati sull’utenza positivi per numero di presenze, ma limitati per fasce servite – l’utenza forte delle biblioteche riguarda le cosiddette fasce non produttive: studenti, anziani, casalinghe ecc. - si stanno attrezzando per diventare appetibili anche per le fasce cosiddette produttive, consapevoli che la crescita complessiva della conoscenza è la condizione indispensabile per la crescita dei territori: più biblioteca, più cultura, più consapevolezza della propria identità, più strumenti di partecipazione e condivisione per lo sviluppo sostenibile di un’area… Bibliopiù la nuova carta delle biblioteche si inserisce in tale contesto, iscriversi alla biblioteca e sostenerne anche in piccolissima parte i servizi già attivi e i nuovi e potenziali, crediamo possa essere inteso come un’adesione ad un progetto di più ampio respiro, segnato dalla partecipazione di tutti coloro che credono nel valore della cultura come risorsa preziosa della società, da non disperdere, bensì da valorizzare e integrare nel tessuto sociale e produttivo comune

Come funziona BIBLIOPIU’

Bibliopiù è di facile acquisizione: è personale e si può comprare in tutte le biblioteche con soli cinque euro l’anno, ma sono previsti sconti per nucleo familiare. Con Bibliopiù, in tutte le sedi del sistema bibliotecario dei Castelli Romani, si naviga gratis in internet, si accede al prestito del materiale multimediale (cd, dvd ecc.), si può utilizzare il servizio di prestito interbibliotecario. Ma questo, direte voi, potevamo averlo anche prima, senza Bibliopiù. Ma il segno più indica che questi servizi speciali, che vanno oltre il servizio di base delle biblioteche che conoscevamo solo tre anni fa, sono servizi ad alta specializzazione, che hanno bisogno di monitoraggio continuo sulle nuove tecnologie, di sempre maggiori investimenti e di aggiornamento professionale permanente per rimanere al passo coi tempi e rispondere ad una domanda sempre più esigente che viene soprattutto dal pubblico dei giovani e dei ceti produttivi. I 5 euro di Bibliopiù non sono una tariffa da pagare a fronte di un servizio reso; vogliono essere la testimonianza di chi, con i 5 euro, dice che le biblioteche debbono crescere, che sulle biblioteche si deve investire, che la cultura e la conoscenza sono alla base di qualsiasi sviluppo civile e democratico. Se vuoi sostenere queste idee, se vuoi sostenere la grande biblioteca dei castelli romani, dotati della nuova card e avrai anche delle sorprese!

Per la rubrica Primo piano - Numero 38 dicembre 2004