Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Interventi istituzionali

Nell’immaginario collettivo c’è sempre una biblioteca...

Quando si pensa ad un paese o ad una città, che siano essi reali o meno, nell'immaginario collettivo di ognuno di noi c'è sempre un comune, un campanile, una piazza centrale, una scuola ed una biblioteca. Nel continente nordamericano, avere una public library nella propria città è motivo di orgoglio e di vanto cittadino. Da noi europei evochiamo immagini storicamente più profonde; basti pensare alla fama ed all'importanza di cui godevano antiche biblioteche come quelle di Atene, di Alessandria d'Egitto o dell'Urbe.

Con questa piccola premessa, vorrei sottolineare la profondità culturale che le biblioteche racchiudono nel loro essere. È quindi particolarmente significativo ed importante che ogni comune dei Castelli Romani possa offrire ai cittadini la possibilità di poter fruire pubblicamente dell'arricchimento civico e culturale con una o addirittura più di una biblioteca in ogni centro.

Sono stata nominata nel consiglio direttivo del Consorzio delle Biblioteche dei Castelli Romani cinque mesi fa. Mi fa piacere e mi sento particolarmente onorata di poter sostenere attivamente in questo modo un servizio di pregio che i nostri comuni e le nostre amministrazioni offrono alla collettività dei loro cittadini. È necessario che tutti conoscano il livello di qualità che le nostre biblioteche pubbliche offrono, in modo da poter usufruire dei servizi e di conseguenza apprezzare il valore culturale e divulgativo che hanno.

Ho un sentimento di profonda stima professionale nei confronti del nostro Presidente, Giuseppe De Righi, del Direttore, Giacomo Tortorici, e di tutti i colleghi che nel CdA condividono con me il sostegno a questo servizio. Ma in particolare mi preme ringraziare tutto lo staff di bibliotecari che, con il loro lavoro ed il loro impegno quotidiano, non solo garantiscono il proseguimento di questa attività ma rendono anche possibile il fatto che nell'immaginario collettivo, quando si pensa ai luoghi di una città, ci siano e continuino ad esserci anche le biblioteche.