Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Interventi istituzionali

Torna VIVAVOCE con un numero speciale per i venti anni del Consorzio.

E sono felice di salutare i Lettori, gli Utenti delle nostre biblioteche, i Cittadini dei nostri comuni, insieme con i Sindaci e gli Amministratori, nel mio nuovo ruolo di Presidente.

Ho accettato e assunto l'incarico alla fine di luglio dello scorso anno con autentico spirito di servizio, con l'intento di mettere a disposizione del territorio la mia passione, la mia esperienza, l'entusiasmo per un lavoro di qualità nell'ambito della cultura e del turismo. Alla nascita, nel 1997, come Sindaco del mio paese, fui tra i protagonisti di una stagione di grandi aspettative per questo lavoro comune di tutti i comuni dei Castelli Romani: oggi mi impegno a consolidarne il valore e a rilanciare il coordinamento dei nostri comuni su una prospettiva più coinvolgente per i Sindaci, per gli Amministratori e, ancora di più, per tutti i cittadini, che già vivono uno spirito di integrazione dei servizi locali.

Anche se ancora stenta a farsi strada definitivamente, immagino i Castelli Romani con la stessa visione già indicata da Paolo Portoghesi nel secolo scorso (1982): "La salvezza per i 'Castelli' può derivare soltanto dalla gelosa conservazione di una identità intessuta di storia, in cui cultura del lavoro e cultura della contemplazione si intrecciano continuamente. Conservazione tuttavia che potrà essere resa possibile solo dal coraggio del cambiamento, dal passaggio da un atteggiamento di pigrizia e di laissez faire a un atteggiamento di attenta progettazione del futuro. Una progettazione che dovrà vedere gli insediamenti attuali come poli di una città diffusa, una città-parco in cui, senza perdere la loro identità, i paesi diventeranno dei quartieri, delle unità complementari, contrapponendo alla metropoli vicina, non una illusoria autosufficienza, ma una competitività e complementarietà basata sul diverso rapporto con la natura".

Ecco allora che con questo mio impegno mi pongo al servizio del cambiamento in questa meravigliosa città-parco, facendo perno sul valore più affascinante, anche se spesso più trascurato: la cultura.

E sarà la cultura a salvare i Castelli Romani: ne sono convinto io, ne sono convinti i Sindaci e gli Amministratori comunali, che mi hanno voluto alla guida del Consorzio; dobbiamo esserne consapevoli tutti.
Così vinceremo anche la battaglia per un nuovo rinascimento dei Castelli Romani.