Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

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La Biblioteca di Ariccia

si attiva, aggrega, spalanca le porte…

La biblioteca di Ariccia crea sorpresa?

È vero, per chi è abituato a frequentare le nostre biblioteche alcune delle quali sono attive da oltre 30 anni, probabilmente l'impatto con la nuova biblioteca di Ariccia è di sorpresa, curiosità, a volte perplessità. Tutti sentimenti generati dal non trovare pareti ricoperte di libri, ma libri appesi al soffitto, cassette della frutta utilizzate come espositori e libri raccolti e proposti a tema piuttosto che divisi per materie. E ancora crea sorpresa un unico spazio aperto, dove contemporaneamente si legge, ci si riunisce, si consultano cataloghi, si prende o si restituisce un libro preso in prestito, ci si fa spiegare come si scarica un e book, o le modalità con le quali si accede all'edicola digitale.


La nuova biblioteca di Ariccia - ne abbiamo raccontato la genesi e dato conto della sua proposta progettuale già un anno fa nei numeri ......del Vivavoce - nella sua peculiarità, rappresenta un valore aggiunto per la Grande Biblioteca dei Castelli Romani, perché la arricchisce di una sperimentazione interessante nel panorama delle biblioteche pubbliche italiane.
Da sottolineare che ciò è possibile, dico sperimentare, innovare ( cosa ineludibile per la crescita e lo sviluppo del servizio pubblico bibliotecario) solo perché il nostro sistema garantisce accesso all'informazione e circolazione dei documenti in tutti i punti della rete. Anche se Ariccia parte con pochi titoli presenti nella sua sede e si concentra in questa prima fase nell'acquisto di libri a supporto dell'attività laboratoriale di educazione al bello, all'arte, alla creatività che fa in stretto rapporto con le scuole, tutto il patrimonio della Grande Biblioteca dei Castelli Romani più quello dei suoi numerosi partner è disponibile per i cittadini di Ariccia come per tutti i cittadini dei Castelli Romani.


La forza del fare sistema sta proprio qui, permettersi di sperimentare, studiare nuove modalità di funzionamento della biblioteca pubblica e non ledere il sacrosanto diritto di tutti i cittadini all'informazione e documentazione. E poi, da non sottovalutare, l'effetto aggregante che questo nuovo spazio esercita verso l'associazionismo. Ricchissima la proposta culturale che emerge dalle diverse associazioni che si propongono di svolgere le loro attività dentro la biblioteca e a beneficio dei suoi utenti. Ma di questo diamo conto nelle pagine dedicate agli open day. Qui ci teniamo a sottolineare quanto la presenza di un servizio territoriale aperto e innovativo riesca ad attivare energie e risorse locali e soprattutto a metterle in rete, a farle comunicare e programmare con modalità collaborative, a fare sì che la loro proposta culturale, già ricca, si potenzi ulteriormente a beneficio di tutti i cittadini.