Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Teatro

Di teatro in teatro…a voi la scelta

È nota nei Castelli Romani, a fronte della gran quantità di luoghi di valore storico-archeologico, architettonico e paesaggistico, la scarsità di spazi di incontro e scambio per fare e proporre cultura; esistono per la verità in ogni cittadina una gran quantità di sale salette auditorium che vengono adattati in più occasioni ad ospitare eventi performativi o laboratoriali (teatro, musica, caffè letterari, convegni, cineforum, mostre, workshop didattici e creativi), ma i cui punti deboli consistono nella carenza di posti a sedere, e soprattutto nell'assenza di quelle caratteristiche di acustica e sicurezza che potrebbero ottimizzarne la fruibilità. Così, pochi sono i veri e propri punti di riferimento per chi voglia concedersi delle serate di teatro o musica di qualità senza doversi necessariamente spostare nella Capitale. Quei pochi, però, continuano o cominciano a proporre 'stagioni' teatrali di buon livello.
In questa sede focalizziamo l'attenzione sugli spazi e le proposte locali per il teatro, rimandando a un numero successivo della rivista una riflessione sull'offerta musicale e sui luoghi più specificamente deputati al suo ascolto.

Non possiamo che partire da Velletri, città che ha attualmente in essere un nutrito cartellone di spettacoli in due teatri: il Tognazzi e l'Artemisio. Il primo, intitolato al grande attore cremonese che scelse Velletri come sua residenza dal 1967, si trova nel quartiere San Giovanni Battista poco distante dal tribunale, all'interno del Centro Culturale Amministrativo Co.Ge.Mi., una struttura moderna di proprietà privata nota - per la sua forma - anche come "Ciambellone", sede di varie agenzie di servizi e del cinema multisala Augustus. Dopo la sua inaugurazione nel 2004 il teatro ha avuto per ragioni diverse un percorso "accidentato", con cinque anni di proposte teatrali seguiti da altrettanti anni di "fermo"; finalmente, da ottobre 2014, il Tognazzi sta proponendo una stagione teatrale di tutto rispetto, con la direzione artistica di Roberto Becchimanzi (attore cinematografico e regista teatrale, curatore anche del Teatro Europa di Aprilia): degno di nota il ciclo 'Omaggio ad Eduardo' (con 8 spettacoli fino al 10 maggio 2015, che chiuderà con la celeberrima Filumena Marturano), in occasione dei 30 anni dalla scomparsa del grande attore e regista napoletano; ma anche il 1° Festival nazionale del teatro 2015 (18 gennaio - 23 maggio 2015), con il coinvolgimento di compagnie provenienti da tutta Italia. Ma si è voluti andare oltre, e in più direzioni: tre serate (da dicembre a marzo) sono state dedicate al progetto 'Social Comedy Club', varietà che associa differenti stili comici dal ritmo incalzante in un avvicendarsi esilarante di personaggi, stand up comedy, clownerie, teatro-canzone, commedia e follie, che investono il pubblico attraverso l'energia di 8 giovani "animali da palcoscenico". Grande attenzione è stata data inoltre al teatro ragazzi, con la proposta di matinée di alta qualità dedicate a tutte le fasce d'età, corredate da lezioni-spettacolo e progetti formativi. Una sezione particolare della stagione (intitolata 'Specchio' e conclusasi il 20 febbraio) è stata dedicata al teatro dell'impegno civile. Ed era stata programmata addirittura una nutrita rassegna musicale ('Velletri classica') che contava la partecipazione di maestri del San Carlo di Napoli, ma quest'ultima - qui la nota dolente - è stata sospesa dopo due soli appuntamenti per la scarsa risposta del pubblico.

Il teatro Artemisio, storico luogo d'incontro dei più importanti nomi della cultura italiana della seconda metà del Novecento, nonché luogo di nascita dello storico Festival della Canzone Italiana presentato da Enzo Tortora e Nunzio Filogamo, dopo 25 anni di inattività e un lungo e accidentato percorso dovuto soprattutto alla difficoltà di reperimento dei fondi necessari (chiuso nel 1983, fu acquistato dal Comune di Velletri nel 1994 grazie a fondi regionali e all'impegno personale di Gian Maria Volontè), ha riaperto i battenti nel novembre del 2012, modernamente ristrutturato e intitolato proprio a Volontè, che per quel teatro aveva profuso tanto impegno e che a Velletri aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita, nella villa della compagna Angelica Ippolito (villa già appartenuta ad Eduardo De Filippo). Da allora propone ottime stagioni teatrali la cui programmazione è stata presto affidata, dal Comune di Velletri, alla gestione dello staff del veliterno 'Teatro di Terra', con direzione artistica di Luigi Onorato. La stagione corrente, che propone ancora ad aprile sei spettacoli (fino al 24), ha spaziato fra classici del teatro - come Le Notti bianche da Dostoevskij -, opere di autori contemporanei - sia di denuncia civile che di esilarante comicità -, concerti e teatro-canzone, e l'immancabile omaggio ad Eduardo con la riproposizione di alcune tra le sue pièces intramontabili come Uomo e Galantuomo e Natale in casa Cupiello. Non manca anche in questo contesto l'attenzione alle scuole, con il Premio Ribalta Teatro, festival nazionale di teatro per le giovani generazioni seguito da due giurie - una di insegnanti, l'altra di critici e operatori teatrali - con matinée ma anche spettacoli serali aperti a tutti, fino al 25 maggio.

Si è nominato il Teatro di Terra, e non si poteva non farlo perché è una realtà attivissima a Velletri da oltre dieci anni; più che uno 'spazio fisico' (che pure c'è, ma è ridotto) rappresenta - come recita la definizione che si è dato - un «centro di ricerca produzione e diffusione teatrale». Fa capo all'associazione Artemista, che ha al suo attivo oltre venti allestimenti teatrali - con titoli come La Locandiera di Goldoni, Aspettando Godot di Beckett o L'Uomo, la Bestia e la Virtù di Pirandello - e intrattiene stretti rapporti con valide realtà teatrali italiane soprattutto sperimentali; si occupa attualmente - si è detto - della programmazione e della direzione artistica del Teatro Artemisio Gian Maria Volontè (oltre che della stagione teatrale estiva a Villa Ginnetti), ragion per cui il Teatro di Terra di Via San Crispino non ospita ultimamente (come è stato in anni passati, almeno fino al 2012) un vero e proprio cartellone, ma prevalentemente spettacoli musicali, e per vocazione organizza da sempre laboratori di teatro: è il famoso progetto TeatrArte di diffusione dell'arte teatrale, una parte del quale - L'Atelier dei Piccoli - in via sperimentale è ospitato quest'anno al Teatro Artemisio, mentre un Laboratorio di Arti Sceniche è proposto anche nel centro storico di Albano Laziale.

Ma - degna dei grandi attori che vi hanno abitato - la 'malattia del teatro' a Velletri non si ferma qui: da molti anni senza interruzione uno dei più antichi spazi teatrali di Velletri, il Teatro Aurora, adiacente alla cattedrale di San Clemente e con spazi discreti (ca. 250 posti tra platea e galleria), propone una programmazione prevalentemente "leggera" affidata a compagnie locali (anche dialettali) ed emergenti; negli ultimi anni, tuttavia, a spettacoli di intrattenimento e beneficienza si sono alternate anche serate di qualità con pièces d'autore sia classiche (Il Malato immaginario, la Traviata in forma scenica, e ultimamente anche Pirandello e Checov) che contemporanee: il 22 marzo scorso - solo per citarne un esempio - è andato in scena "Shingle: diari scritti dai padri per i nostri figli" di Eleonora Fede con regia di Wladimiro Sist, racconto storico dell'ultima Guerra sulla toccante vicenda di Angelita di Anzio, venuta alla luce grazie alla testimonianza del fuciliere scozzese Cristopher Hayes sbarcato ad Anzio, storia ancora oggi avvolta nel mistero, con poesie della scrittrice veliterna Maria Lanciotti. Il teatro ospita inoltre le selezioni del concorso di corti teatrali 'Prova di regia - Premio città di Velletri' promosso dall'Associazione Aquerò di Velletri e dall'Associazione La Bottega dei Rebardò di Roma, aperto ad aspiranti registi del Lazio e giunto alla settima edizione, che quest'anno si svolgerà con pubblici spettacoli il 7, 8 e 9 maggio, con la serata finale di sabato 16 maggio che vedrà la replica del corto dei finalisti. Lo spettacolo di apertura del concorso, il 7 maggio, sarà un adattamento teatrale de 'Il piccolo principe'. Unica pecca di questo teatro è la scarsa reperibilità della programmazione, con proposte fatte spesso molto 'in itinere', consultabili 'a distanza' con un po' di anticipo solo sul profilo Facebook del teatro.

Sempre a Velletri, interessanti proposte teatrali vengono anche dall'Associazione Culturale Ossigeno, in via San Biagio, piccolo spazio privato e autofinanziato che dal 2013 propone una rassegna di primavera dedicata ad autori emergenti ma comunque insigniti di riconoscimenti nazionali e internazionali, le cui ultime due date sono il 10 maggio con Tragico ammore («appunti sparsi di parole e canzoni ... fra struggimenti, giaculatorie, smarrimenti») - e il 24 maggio con Orazio. Vite Nude, «testimonianza danzata di un viaggio nella psichiatria italiana».

La città di Ariccia ha avviato dal 2008 l'ambizioso progetto Ariccia Città Teatro, con la realizzazione nell'ex chiesa di san Nicola del Teatro Comunale "Gian Luigi Bernini" affidato all'associazione ArteIdea: un vero gioiello, con l'unica pecca della scarsità di posti a sedere (una ottantina al massimo) e quindi della necessità delle prenotazioni anticipate. La proposta teatrale stagionale - da ottobre a maggio -, affidata alla direzione artistica di Giacomo Zito, attore e regista, è di alto livello e spazia dal cabaret al teatro di impegno e di sperimentazione. Grande attenzione è data poi alla formazione teatrale, con l'organizzazione di laboratori per ogni fascia di età. In questa direzione si organizzano anche workshop tematici aperti a tutti, l'ultimo dei quali, sullo studio della figura del clown, si chiama "Sii serio: sorridi!" e si terrà sabato 18 e domenica 19 aprile 2015. L'associazione Arteidea organizza anche una rassegna estiva all'aperto nell'ampio belvedere adiacente al teatro, e dal dicembre del 2013 ha prodotto "Vita da Principi", un originale format di visite guidate spettacolarizzate allo storico Palazzo Chigi di Ariccia, con i "fantasmi" dei Chigi interpretati da bravi attori in costume, in programma tutto l'anno ogni ultimo week end del mese, che sta registrando molti consensi e una grande affluenza di visitatori, tanto che sono in allestimento sue versioni in inglese e in giapponese. Non ci dilunghiamo troppo su Ariccia ma solo perché abbiamo già parlato di queste sue innovative esperienze in altri numeri della nostra rivista (cf. Vivavoce n. 101 maggio 2011 e n. 120 aprile 2014).

Un ultimo accenno ad uno spazio interessante e forse ancor poco sfruttato ad Ariccia che è quello dell'Auditorium del Liceo James Joyce: se non inizialmente concepito come vero e proprio teatro, con i suoi 300 posti a gradinate si propone decisamente come un ulteriore spazio culturale per il territorio, e ha visto negli anni 2008-2014 lo svolgersi di brevi ma intense stagioni teatrali con attori di fama nazionale affidate alla direzione artistica di Tomaso Thellung de Courtelary e organizzate dalla professoressa Marie-Paule Starquit, alla quale è adesso intitolato per la sua prematura scomparsa avvenuta nel 2013. La stagione corrente è però saltata, probabilmente in attesa che qualcuno prenda il posto della compianta professoressa che con tanta passione se ne occupava.

Ad Albano Laziale una nutrita stagione teatrale viene proposta senza interruzione di continuità dal 2007, anno della riapertura del Teatro comunale Alba Radians dopo dieci anni (la chiusura era stata disposta negli anni Novanta per inadeguatezza della struttura ai parametri standard di sicurezza). Rinnovato nell'aspetto sebbene ridotto nei posti - passati dai 650 iniziali ai 350 attuali - avrebbe ancora bisogno, a parere di qualcuno, di qualche miglioria nell'acustica, ma sono comunque di rilievo gli spettacoli scelti: solo per citarne alcuni, quest'anno a dicembre La gatta sul tetto che scotta di Tennessee Williams, a febbraio La vedova allegra di Franz Lehar, a marzo Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta, ma anche intrattenimento e divertimento con Rodolfo Laganà, e spazio al teatro amatoriale con una rassegna ad hoc. Il teatro ospita durante l'anno civile anche spettacoli fuori cartellone, matinée per le scuole e incontri culturali di varia natura - anche benefici - organizzati dall'amministrazione comunale e dalle associazioni locali.

Albano dà spazio al teatro, alla musica, all'opera e al balletto anche d'estate con una nuova vita regalata all'antico anfiteatro romano risalente ai primi del III secolo d.C., situato nella parte più alta della città, nella cui arena dal 2011 si svolge una interessante rassegna all'aperto.

Frascati emerge per il teatro e per la danza sicuramente d'estate per il suo ormai storico Festival delle Ville Tuscolane, che si svolge all'aperto soprattutto a Villa Torlonia; ma anche d'inverno non mancano spettacoli di intrattenimento, ospitati in due teatri "minori" di istituzioni religiose ma con calendari fitti di proposte: il Teatro Capocroce - che ospita compagnie amatoriali locali e romane che propongono musical e commedie brillanti - e il Teatro Villa Sora, la cui stagione invernale (1 marzo - 24 aprile 2015) è curata quest'anno dall'Associazione "Festival delle Ville Tuscolane" con il patrocinio di ATCL, l'Associazione della Regione Lazio che promuove lo spettacolo dal vivo, e propone grandi nomi: lo spettacolo del 13 marzo ha visto la partecipazione di Amanda Sandrelli ed Elena Ferri in Tale madre tale figlia, e l'ultima data - prevista per maggio - ospiterà Giorgio Albertazzi con Miti ed Eroi. Il teatro ospita per tutto l'inverno anche laboratori teatrali , lezioni aperte e spettacoli curati dall'associazione Sipario Aperto, attiva dal 1999. Al Teatro Capocroce si è da poco conclusa (con La Sirenetta, il 22 marzo) la rassegna per bambini e famiglie 'Lo scrigno delle favole', molto seguita e già alla sua terza edizione, organizzata dall'associazione culturale QuintaPrima; un gran successo ha avuto anche la doppia serata musicale del 7/8 marzo con la band "Testamento di Faber", che ha portato in scena l'intero Album capolavoro La Buona Novella e altre storie del grande De Andrè. Ma le proposte del 'Capocroce' arrivano fino al 17 maggio, con tutte commedie brillanti: il terzo week end di aprile Signori il delitto è servito, il 25 aprile Me la sono e me la canto, e i sabati e domeniche dal 9 al 17 maggio Gente Allegra...

A Ciampino è sicuramente originale la scelta del 'Cineatro' Il Piccolissimo, che da un paio d'anni propone - oltre ad una programmazione cinematografica invernale, e anche estiva in spazi ad hoc - proiezioni digitali in diretta satellitare da grandi teatri d'opera (Teatro alla Scala di Milano, Royal Opera House di Londra, The Metropolitan Opera House di New York); quest'anno è in corso una ricca programmazione operistica fino ai primi di luglio, che prevede ancora diverse date: il 28 aprile Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo; il 5 maggio La fille mal gardée di Frederick Ashton, il 12 maggio Rigoletto a Mantova di Giuseppe Verdi, il 10 giugno La Bohème di Giacomo Puccini, il 5 Luglio Guillaume Tell di Gioachino Rossini (cantata in francese, con sottotitoli in italiano). Tutto in una saletta "piccolissima" (67 posti) ma intima e accogliente, senza barriere architettoniche, e con un ottimo impianto audio.
Anche a Marino, dove il cinema è stato chiuso più di trent'anni orsono e l'unico teatro accessibile è l'auditorium parrocchiale Mons. Grassi (con ca. 200 posti), riaperto in seguito a un bel restauro nel 2002 e in questi ultimi anni animato da una compagnia giovanile molto promettente - ma quest'anno scarsamente utilizzato per ragioni soprattutto organizzative -, esistono due realtà "piccolissime" ma interessanti: il Teatro delle Ore, presso la sede della Pro Loco in Largo Palazzo Colonna, che ha riaperto da poco e ha proposto dal 14 febbraio al 21 marzo scorso una piccola ma raffinata stagione di musica da camera con i ragazzi del Concerto Filarmonico Enrico Ugolini (direttore artistico: Carmine Roberto Scura), con gruppi di fiati formati di volta in volta da ottoni, clarinetti, sax che hanno proposto una nuova immagine della Banda musicale oltre il repertorio classico. Il piccolo teatro proporrà anche prosa, cinema e spettacoli per bambini a conclusione della stagione 2015. E poi c'è la saletta "Michele Niola" dell'associazione culturale Punto a Capo onlus, che da novembre ad Aprile ha proposto la mini-rassegna "A teatro da noi" curata da Sauro Rossini da, con interessanti pièces di autori locali. L'associazione propone da alcuni anni una ricca stagione culturale fatta di seminari, incontri con autori, cineforum, corsi di lingua e pc.

Castel Gandolfo ha visto quest'anno dal 17 Gennaio al 19 Aprile 2015, presso la Sala-Teatro Petrolini, la seconda edizione della rassegna "Teatro di quartiere" curata dall'associazione culturale "Figli di Hamm" con la direzione artistica di Claudio Di Loreto. La formula scelta, ponendosi l'obiettivo di un'elevata qualità artistica e tecnica pur nel contenimento dei costi, si proclama lontana «dalle riproposizioni di modelli teatrali mutuati dalla TV e da quell'approccio al teatro tipico delle compagnie locali» e si palesa al pubblico in forme alternative - ad esempio il fatto di potersi fermare dopo spettacolo a fare due chiacchiere con gli artisti - proponendo tutti atti unici con durata di un'ora / un'ora e mezzo nessuno dei quali «ammicca alla facile e grassa risata ma al contempo nessuno si rifugia in estetiche elitarie o linguaggi esoterici per addetti ai lavori...». Dopo la fortunata esperienza della stagione 2014, che ha ospitato alcune delle voci più interessanti del teatro contemporaneo - alle quali Rai5 ha dedicato proprio nel 2014 il documentario Roma: la nuova drammaturgia - il progetto "Teatro di Quartiere" è stato di nuovo accolto con particolare attenzione e cura dall'amministrazione comunale, e ha avuto come sponsor la Banca di Credito Cooperativo Castelli Romani. Per quanto riguarda lo spazio ospitante, il Teatro Petrolini, è noto come nel corso dell'anno esso sia animato diversi incontri culturali, spettacoli e concerti, ma (a parte eccezioni come quella suddetta) non si può purtroppo ancora parlare di un cartellone di spettacoli davvero strutturato. L'altro teatro di Castel Gandolfo è quello dei Salesiani, il Teatro Don Bosco sala U. Bazzi di Via Aldo Moro, legato più che altro alla compagnia teatrale stabile "Scusate il ritardo" di Massimiliano e Silvano Felli, che propone ogni anno - dal 1995 - un singolo spettacolo replicato in più week end: quest'anno è stata la volta di Tosca 'a voce de Roma, prosa in dialetto romanesco, messa in scena tra febbraio e marzo.

È attualmente in fase di riapertura il Teatro Civico di Rocca di Papa. Realizzato con il recupero dell'ex mattatoio e inaugurato il 25 settembre 2007, con 130 posti complessivi, è stato gestito fino alla primavera del 2014 dall'ATC (Associazione Teatro Civico, chiusa a fine 2014). Nel febbraio scorso la sua gestione è stata affidata per un periodo di cinque anni all'associazione culturale Il bosco vecchio di Grottaferrata. Il Comune coprirà le utenze di luce gas telefono e fornirà contributi extra di circa 10 mila euro annui. Intanto a gennaio e febbraio il teatro ha riaperto i battenti in due occasioni per ospitare la rassegna "Il Teatro del Villaggio" curata dal Laboratorio Centro Storico, con il patrocinio comunale e regionale e la direzione artistica di Alessia Tino. Speriamo dunque in una ricca e promettente stagione 2015/2016 per il piccolo ma grazioso teatro roccheggiano.

Molte sono le sale teatrali, per lo più parrocchiali, che abbiamo omesso di nominare specie per una loro momentanea inattività stagionale, giacché il loro utilizzo da parte di Comuni e associazioni è occasionale: menzioniamo solamente per completezza il Teatro dell'Istituto Leonardo Murialdo di Albano, il Cinema-Teatro Cynthianum e il Teatro della Scuola Pascoli di Genzano, il Teatro degli Oratori di Cecchina e Pavona, il Teatro Sacro Cuore di Grottaferrata, il Teatro Don Bosco di Lanuvio; ma anche l'ampia Sala del Pattinaggio di Palazzo Ruspoli a Nemi, le stesse Scuderie Aldobrandini di Frascati...

Cosa manca insomma a questi tanti spazi dei Castelli per poter essere sfruttati al meglio con efficacia e per rendere un servizio migliore ai cittadini e ai turisti? Forse una gestione organizzata coerente strutturata delle loro potenzialità. Forse qualche centro culturale davvero degno di questo nome che abbia un palco grande, un'acustica studiata e davvero tanti posti a sedere. Forse un uso più intelligente anche dei palazzetti dello sport (che di posti a sedere ne hanno invece molti) e degli spazi all'aperto... Tanto si può fare ancora, tanto forse si sta già facendo e ancora non lo sappiamo. Fateci sapere se avete novità... Noi siamo qui e non ci stancheremo di documentarle.

Per la rubrica Teatro - Numero 125 aprile 2015