RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Gocce di scienza

Clima e Fisica Nucleare

strumenti per misurare i segreti del clima terrestre

Il clima della terra sta cambiando? E se la risposta è affermativa quali sono le cause? Queste sono alcune delle domande che ci poniamo da qualche anno di fronte a fenomeni come l’innalzamento della temperatura media terrestre, il ritiro dei ghiacciai e l’apparente aumento, in alcune aree, di fenomeni meteorologici estremi.<BR>Il clima della Terra è da sempre soggetto a cambiamenti naturali. Ce lo mostrano, tra l’altro, i contenuti chimici del ghiaccio prelevato a grandi profondità nelle calotte antartiche. La Terra ha attraversato negli ultimi quattrocentomila anni almeno quattro grandi cicli climatici. Adesso il clima sembra andare verso una fase calda. Il problema quindi non è il cambiamento ma la sua velocità. Un cambiamento lento dà tempo a tutto l’ecosistema di assestarsi e ai suoi abitanti - tra cui noi – di adattarvisi.<BR>L’impressione è che questo cambiamento stia avvenendo con velocità maggiore rispetto a quella osservata in passato. Parliamo di impressione in quanto i nostri dati hanno un carattere statistico e, in archi temporali relativamente brevi rispetto ai tempi caratteristici di questi cicli naturali, possono mostrarci solo una tendenza. Tuttavia i dati sembrano mostrare un cambiamento accelerato. Le cause potrebbero essere imputabili alla nostra azione sull’ambiente – l’azione antropica – gas, polveri, sostanze chimiche.<BR>E’ evidente l’importanza di saperne di più: se le cause sono antropiche possiamo in qualche maniera agire sulla velocità per riportarla a valori più naturali; se l’accelerazione esiste sappiamo che dobbiamo prendere provvedimenti per mitigarne gli effetti.<BR>Da poco meno di venti anni i ricercatori di tutto il mondo studiano la situazione climatica del nostro pianeta analizzandone i molteplici aspetti: la meteorologia, l’oceanografia, la geologia, la glaciologia, l’economia, la sociologia e tante altre discipline sono coinvolte nello studio della complessa interazione di tutti gli aspetti ambientali e dell’uomo con l’ambiente.<BR>Anche la fisica nucleare, da qualche tempo, sta dando il suo contributo a questo settore che sembra avere poco a che fare con la fisica fondamentale.<BR>Tra le sostanze immesse dall’uomo nell’ambiente, infatti, ci sono anche le scorie radioattive, prodotte in passato nel corso di test termonucleari e di incidenti, come quello della centrale atomica di Chernobyl del 1986. Le scorie si sono deposte e si depositano sulla superficie del pianeta, inclusi i ghiacciai e le distese di neve, dove rimangono, per così dire, congelate.<BR>Questi contenuti radioattivi possono essere usati come marcatori temporali dagli scienziati che studiano il ghiaccio in profondità, alla ricerca di informazioni climatiche, e possono fornire importanti informazioni sui fenomeni di diffusione di trasporto delle sostanze in atmosfera. In fondo le trasformazioni dei flussi atmosferici sono tra gli elementi principali del cambiamento climatico.<BR>Ecco così che i fisici nucleari si sono dedicati anche allo studio di queste concentrazioni di sostanze radioattive nell’ambiente costruendo, spesso, anche strumenti per effettuare misure sul posto e non in Laboratorio. Non è sempre possibile infatti trasportare in laboratorio quantità cospicue di materiale (essenzialmente acqua) prelevate in alta quota e nei siti remoti dove le informazioni raccolte sono più preziose. Questi strumenti devono essere affidabili, adatti a lavorare nelle condizioni estreme dell’alta quota e compatti per ridurre al massimo il peso. E questo richiede un certo lavoro di “ingegnerizzazione” su strumenti concepiti per lavorare in condizioni più ordinarie. Talvolta i fisici salgono essi stessi su alte montagne per utilizzare al meglio questi strumenti ed effettuare queste misure. Alcune volte queste salite hanno il carattere di vere e proprie ascensioni alpinistiche, con corde, ramponi, piccozze. Ecco così la Fisica trasformarsi in una vera e propria avventura il cui fine è svelare alcuni dei segreti del clima della terra.
Per la rubrica Gocce di scienza - Numero 46 ottobre 2005