Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Territorio in rete

Orientare al consumo critico

Riciclo, recupero e riutilizzo sono termini sempre più spesso utilizzati per indicare la raccolta dei rifiuti ed il rispetto per l'ambiente. In un mondo sempre più stretto nella morsa della gestione dei rifiuti è fondamentale trovare soluzioni alternative e compatibile per lo smaltimento dei rifiuti. A partire da un consumo critico è importante formare ed informare il consumatore, a partire da quello più piccolo. Le scuole sono un passaggio obbligato per riuscire ad invertire la visione del rifiuto cosi come oggi noi tutti abbiamo. Riutilizzare e recuperare sono parole d'ordine per il futuro e Grotta Libre unitamente al Consorzio Biblioteche dei Castelli Romani, l'Istituto Comprensivo "San Nilo" e l'Istituto Agrario "Europa Unita" hanno intrapreso un percorso comune per orientare i ragazzi e le loro famiglie.

La prima fase prevede una serie di incontri presso l'Istituto agrario per una panoramica sulla pianta del caffè, la filiera produttiva e distributiva.
La seconda fase prevede, nella Biblioteca comunale di Grottaferrata, un percorso formativo su tutti i benefici dovuti ad un consumo consapevole e soprattutto ad raccolta differenziata, scoprendo quali e quanti vantaggi si possono ottenere, ad esempio, riciclando un semplice fondo di caffè.

La terza fase, conclusiva, si svolgerà nei due orti sociali gestiti dalla scuola per sperimentare empiricamente tutte le nozioni fin lì acquisite ed utilizzare i fondi di caffè come fertilizzante ed antiparassitario.
Grotta Libre si impegna, grazie al contributo dei bar a lei convenzionati, a selezionare fondi di caffè di primissimo ordine e di rifornire ciclicamente gli orti sociali della scuola.

Il fondo di caffè viene quindi utilizzato come strumento, o compagno di viaggio, in questo percorso virtuoso per scoprire quanto sia facile e vantaggioso recuperare ogni piccola parte dei propri rifiuti. Il nostro obiettivo consiste nel tentare di far capire che tutto ciò non è un dovere ma rispetto per l'ambiente in cui viviamo e per se stessi come forma di civiltà e di comportamento "virtuoso".

Per la rubrica Territorio in rete - Numero 124 febbraio 2015