Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Territorio in rete

Diamo fondo ai fondi di caffè

Ah! Come è dolce il sapore del caffè!
Più dolce di mille baci, più dolce di un vino moscato.

(da "la Cantata del caffè" di J.S.Bach

Nel mese di Dicembre è partito il progetto "Diamo fondo ai fondi di caffè" nato dalla collaborazione tra l'Associazione GrottaLibre, la Biblioteca Comunale "Bruno Martellotta", l'Istituto comprensivo San Nilo e l'Istituto Tecncico Agrario "Europa Unita". Tale iniziativa si snoderà durante tutto l'anno scolastico 2014/2015 con una serie di appuntamenti di approccio diverso e vedrà impegnate le classi terze medie dell'Istituto San Nilo in un percorso particolarmente articolato sul riciclo dei fondi di caffè.

Il primo incontro orientativo è stato curato dai professori dell'Istituto Tecnico Agrario, che hanno messo a disposizione sia le competenze che la sede: i ragazzi hanno potuto acquisire nozioni teoriche sulla pianta del caffè, il suo habitat, le qualità delle varie produzioni e la lavorazione del prodotto. Un passaggio indispensabile per poi tuffarsi nel meraviglioso mondo dei fondi del caffè e dei loro infiniti utilizzi, a dimostrazione di come ciò che normalmente è considerato un rifiuto possa diventare una risorsa, in un'ottica di riciclo consapevole. Per continuare questo percorso didattico nei suoi aspetti piu prettamente pratici, le classi sono state ospitate dalla Biblioteca Comunale Bruno Martellotta. Il personale della biblioteca ha allestito un percorso laboratoriale ad hoc tra letture, immagini, note e manualità. È stata proposta una vetrina bibliografica con libri di approfondimento sul caffè e romanzi a tema. I ragazzi stessi sono stati coinvolti nel leggere i passi più significativi dei romanzi proposti. Le suggestioni letterarie hanno accompagnato il laboratorio pratico vero e proprio, durante il quale gli studenti hanno sperimentato come l'arte del riciclo possa passare anche attraverso i fondi del caffè con idee creative e fantasiose. Mettendosi in gioco in prima persona, i ragazzi hanno creato deodoranti per auto, scrub per la pelle, una maschera e una crema per il viso, una tintura antichizzante, sapone per le mani.

A completare questo percorso multisensoriale non poteva mancare un momento dedicato all'arte e la rappresentazione pittorica del caffè: sono state proiettate immagini di dipinti e incisioni dove la bravura e la maestria di artisti quali Zurbaran, Manet, Renoir, Zandomeneghi, Balla, Bonnard riescono a trasmettere suggestioni tali da riuscire ad evocare profumi e aromi. Alle immagini si sono intervallate frasi, citazioni e battute sul caffè di artisti, letterati, filosofi, musicisti, attori appartenenti a periodi storici diversi, a partire dal lontano XVII secolo. E come colonna sonora di accompagnamento una jam session virtuale: Pino Daniele con la sua 'Na tazzulella'e cafè, Fabrizio De Andrè con Don Raffaè, Fiorella Mannoia con Caffè nero bollente, Alex Britti e i suoi 7000 caffè.

L'ultimo step del progetto vedrà gli alunni impegnati, nel periodo primaverile, presso gli orti sociali di Via Vecchia di Marino assegnati alla loro scuola, dove sperimenteranno come i fondi di caffè siano anche degli ottimi fertilizzati e antiparassitari. Tale aspetto verrà curato dall'Associazione GrottaLibre, che si occuperà della raccolta dei fondi nei bar del circuito e che arricchirà l'incontro con ulteriori spunti. Uno tra tutti: l'uso dei fondi di caffè come substrato per l'allestimento di una fungaia.
Sarà, dunque, un susseguirsi di sollecitazioni e spunti diversi tra loro, ma in grado di dimostrare che anche il riciclo può essere un'arte e l'arte del riciclo può passare anche da "insospettabili" fondi di caffè.

Per la rubrica Territorio in rete - Numero 124 febbraio 2015
Martina Santia |
Per la rubrica Territorio in rete - Numero 124 febbraio 2015