Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cinema

Paola Cortellesi a Frascati: Nessuno mi può giudicare (2011)

Vincitore a sorpresa del Nastro d'argento come migliore commedia dell'anno, il film d'esordio di Massimiliano Bruno, attore, sceneggiatore e collaboratore di diversi film di Fausto Brizzi (che di Nessuno mi può giudicare è anche l'autore del soggetto), è una commedia leggera senza grandi pretese, supportata però da un copione ricco di battute e gag divertenti.
In seguito alla morte improvvisa del marito imprenditore per incidente stradale (la sequenza è girata in via Appia nei pressi del Grande Raccordo Anulare), la trentenne Alice (Paola Cortellesi), spocchiosa e classista, ritrovandosi piena di debiti, è costretta a vendere la villa, licenziare i domestici e trasferirsi in una catapecchia al Quarticciolo. Per guadagnare in fretta i soldi che le servono per scongiurare la definitiva bancarotta, è costretta a reinventarsi come escort. Eva (Anna Foglietta), escort di professione, decide di insegnarle tutti i trucchi del mestiere...

Mescolando in modo abbastanza disinvolto commedia romantica, parodia, comicità demenziale e sketch televisivo, il film di Bruno racconta, con fin troppo buonismo e strizzando spesso l'occhio al pubblico, una certa Italia di oggi, cafona e superficiale, cialtrona e qualunquista. Lo fa attraverso una galleria di personaggi più o meno stereotipati che hanno certamente contribuito al successo del film: oltre a Paola Cortellesi (David di Donatello come migliore attrice protagonista) e Anna Foglietta (vera rivelazione comica del film), segnaliamo Rocco Papaleo (Lionello, becero e razzista portiere del Quarticciolo), Raoul Bova (Giulio, serio e rigoroso gestore di un Internet Point), e poi ancora Lillo e Lucia Ocone (Enzo e Tiziana, coppia senza figli coatta e invadente), senza tener conto dei numerosi cammei, non tutti riusciti, di tanti attori e personaggi dello spettacolo.

A Frascati sono girate diverse sequenze del film. Villa Lancellotti diventa l'esclusiva scuola privata frequentata da Filippo, figlio di Alice. L'uscita dalla scuola è girata proprio davanti al prospetto del lato sud della bella villa tuscolana, di cui intravediamo la caratteristica cancellata. Nella panoramica che segue, il parcheggio dove il domestico attende il ragazzo è il piazzale antistante il giardino all'italiana davanti all'esedra del Ninfeo della villa e sullo sfondo riconosciamo anche la sagoma di Villa Aldobrandini. Il salone del piano superiore di Villa Lancellotti, decorato da dipinti murari sette-ottocenteschi di Domenico Fattori e Annibale Angelini, è invece utilizzato dal regista per alcune brevi sequenze che mostrano le tecniche di seduzione messe a punto da Eva a seconda della tipologia dei clienti.

Sempre a Frascati tra Piazza Marconi e Piazza Roma è girata la scena nella quale Eva impartisce le prime lezioni di seduzione ad Alice, con esiti ovviamente catastrofici. Durante la breve passeggiata verso il bar, luogo della prima esercitazione pratica, riconosciamo la stele del Monumento ai Caduti, opera dell'architetto Cesare Bazzani, e sullo sfondo i "Vialoni" e l'edificio della Banca Popolare del Lazio. La sequenza, tra le più divertenti del film, si svolge proprio davanti e all'interno del Gran Caffé Roma. Sullo sfondo di una scena intravediamo anche il bar Gran Caffé, le vetrine del negozio di calzature Corazza e la filiale della Banca di Roma. Grande successo di pubblico e incetta di premi e nomination ai David di Donatello.

 

Un ringraziamento speciale va a
Cinzia Silvagni che mi ha segnalato
le location del film

 

Per la rubrica Cinema - Numero 124 febbraio 2015