RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

BiblioUp Festival

Pensieri per noi

Il mio pensiero per “La Grande Biblioteca dei Castelli Romani”

Ho conosciuto il Consorzio delle biblioteche dei Castelli Romani dalla sua fondazione, sono stata nel CdA, ho partecipato alla formazione ed alla progettazione dell'area integrata o distretto culturale in senso più ampio. Per me che vivo a Roma e opero nelle istituzioni del centro storico, i Castelli con le loro biblioteche sono stati la lente con cui ho imparato a leggere il territorio. L'area dei Castelli con la sua riconoscibile identità e la vicinanza fra istituzioni e collettività, si presta a sperimentare in modo operativo soluzioni innovative per il governo dei luoghi e per le comunità che li abitano. Si riesce così a valutare l'impatto delle idee che si propongono e si realizzano, andando oltre gli slogan e gli annunci con cui spesso si esaurisce la fase progettuale.

So che non è stato e non è facile, ci vuole insieme intelligenza, entusiasmo e ostinazione, ma credo che i risultati raggiunti nel radicamento e nella qualità dei servizi, siano il frutto di una crescita comune di politici e amministratori da una parte e dei bibliotecari e operatori culturali dall'altra. Pur nel ricambio di persone e di idee, si è trovata una continuità di obiettivi ed un linguaggio condiviso che supera in modo non distruttivo le diversità di idee e di interessi dei 17 comuni. È un modello di collaborazione riuscito che val la pena di diffondere, soprattutto in Italia, per dimostrare che è realmente possibile applicare con continuità, un metodo di coinvolgimento dei diversi soggetti del territorio per permettere all'eredità culturale di innervare il presente.

Vivo Biblioup come un momento speciale che racconta e festeggia le biblioteche con l'intera comunità che le abbraccia.

Per la rubrica BiblioUp Festival - Numero 122 ottobre 2014