Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cibo per la mente jr

Dedicato ai più piccoli

Magarìa

Ecco tre libri che faranno felici i bambini. Ma non le solite storie e le consuete favole. Abbiamo scelto per loro due racconti d'autore, firmati Camilleri e Sepulveda, più una fiaba che nasce dalla collaborazioni di Associazioni che operano nel campo della Cooperazione Internazionale e della musica. A proposito dell'autore, Gianluca Gizzi, sul libro c'è scritto: "Grazie a chi lo ha portato per mano su questo nuovo sentiero, ha riscoperto l'innocenza e la semplice saggezza dei primi anni di vita di un uomo".

Lullina ha sei anni e passeggia molto volentieri con il nonno, che le racconta storie incredibili inventate apposta per lei e che le spiega anche molte cose. Ma un giorno si capovolgono le cose e il nonno apprende che la sua "picciliddra" ha fatto uno strano sogno, il più bizzarro e stravagante che nessuno abbia mai fatto. Bizzarro più di qualsiasi favola e più fantasioso di qualsivoglia invenzione. Un omino minuscolo, tutto vestito di giallo, le ha rivelato la formula magica che in sette parole fa scomparire le persone, e Lullina muore dalla voglia di fare una prova! Fi ri ri ri, borerò, parupazio, stonibò, qua non sto: non urlatele troppo forte perché non crederete a quel che succederà! Prima incredulo e poi disperato, il nonno si mette a cercare Lullina dappertutto, invano. Possibile che quelle sette parole mammalucchigne abbiano sprigionato una magia tanto potente? La semplicità della trama nasconde invece una ricca storia di mare, magia e fantasia in cui sono protagonisti una bambina ed il nonno. Si ritroveranno? Dove sarà finita Lullina? In questa favola sorprendente, con tre possibili finali, il Maestro Andrea Camilleri celebra la fantasia e la curiosità dei bambini. Nelle smaglianti illustrazioni di Giulia Orecchia che risplendono dei colori di una Sicilia piena di fascino e magia. Eppure Andrea Camilleri descrive Magarìa come una favola amara.
Un Andrea Camilleri, che apparentemente lontano dal commissario Moltalbano, scrive di magia e di realtà, scrive di equivoci e finali che potrebbero essere anche dolorosi, scrive di formule magiche e di sparizioni. Magarìa nasce da una storia di quindici anni fa, che ora uscita in una nuova versione. La Magarìa di oggi è la voce di un narratore anziano, forse lo stesso nonno descritto nelle pagine, che crea per un pubblico di giovani lettori. Usa la bella lingua che lo ha reso famoso nel mondo, racconta in un italiano che si confronta con la voce regionale, un italiano che è scrittura, canto, poesia, ricerca e stupore. Perché Lullina sparisce? Perché il nonno viene accusato di un crimine terribile? Cosa è successo? E chi è quel piccolo omino vestito di giallo apparso dal nulla? Tutto questo è Magarìa, fiaba anche musicale per voce recitante e orchestra. Siete impazienti di leggerlo? Allora bambini, tutti in biblioteca o in libreria!

 


Per la rubrica Cibo per la mente jr - Numero 120 aprile 2014