Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Pepite

Mandami tanta vita

"Il movimento della vita quando comincia, o quando finisce, scalza tutto il resto, è un vento inarrestabile che scompiglia i pensieri"

Un libro che commuove, lo definirei e penso che questo sia il suo maggior merito. L'ho letto due volte di fila, mi era capitato solo con il libro di Paolo Striano Il resto di niente dove ad affascinarmi e a commuorvermi fino alle lacrime era stata la figura di Eleonora Pimentel de Fonseca. Tocca corde profonde dell'animo umano, perchè questa opera di finzione, come l'autore la definisce, la sentiamo vera, profondamente, e drammaticamente umana; una storia brevissima e intensissima di vita, una vita che si spezza bruscamente e che già ha prodotto e significato tanto, una vita di giovinezza sorprendentemente piena e forse più piena di una qualunque altra durata tre volte tanto. È la passione per le idee, per la conoscenza che brucia fino all'ultimo istante questo prodigioso ragazzo che non arriva ai 25 anni; è la passiome del fare, del mettere insieme parole e farle diventare frasi e di mettere insieme frasi e farle diventare idee attraverso il piombo dei caratteri pronti ad inchiostrarsi..., è la fede nel potere della parola scritta, è la tensione ad infilare dentro il tempo tutto quanto c'è di umanamente possibile: libri letti, relazioni costruite, rapporti con la generazione dei padri e la rivelazione dell'essere a tua volta padre. E poi l'amore, di una tenerezza struggente, profonda, assoluta; quel nome ADA breve e sconfinato, evocato, ripetuto nei momenti più difficili e intimi. Un libro per i giovani lo definirei, lo consiglierei a chi ha venti anni, ma anche a chi venti anni li ha avuti e se ne porta dentro il segno.

Paolo Di Paolo, Mandami tanta vita, milano, Feltrinelli, 2013

Per la rubrica Pepite - Numero 117 settembre 2013