In uno scenario di crisi come quello che si prospetta davanti ai nostri occhi, la cultura viene spesso intesa come elemento secondario, da rivedere e rivalutare solo quando i tempi saranno migliori. Sbagliato. La cultura è il motore dell'economia e un volano di sviluppo fondamentale per la ripresa. È da questo assunto che gli autori del libro "Grazie alla cultura", Francesco De Biase, Aldo Garbarini, Loredana Perissinotto e Orlando Saggion, partono per far comprendere ad addetti ai lavori e non, che un'economia della cultura è possibile e, anzi, auspicabile.
Il volume, edito da Franco Angeli, nella sua praticità e scorrevolezza non si limita ad affrontare un mero percorso teorico ma, con la sua suddivisione in 5 capitoli, affronta con spirito propositivo questioni di grande attualità culturale: il capitolo "Non è solo questione di FUS", ad esempio, conduce una rapida retrospettiva sulle politiche economiche che si sono alternate negli ultimi decenni dimostrando come non è certo solo problema di oggi il finanziamento dello spettacolo bensì risultato di anni e anni di politiche sociali restrittive che hanno visto la cultura come la cenerentola d'Italia. A questo argomento si riconduce inevitabilmente anche la questione dell'istruzione, base fondante sulla quale dovrebbe poggiarsi una democrazia critica che con la cultura alimenta la propria creatività e la propria professionalità . "Dentro la problematica dei vasi comunicanti" è un capitolo originale e piacevole da leggere. Nella sezione, infatti, gli autori innescano un dialogo immaginario in cui ognuno è chiamato ad esprimere la propria opinione sul tema come in una sorta di flusso di coscienza. Dopo aver riflettuto sul passato e sul presente delle strategie culturali messe in atto, il terzo capitolo proietta invece il lettore nel futuro, accompagnandolo all'interno di un discorso scandito da un elenco puntato.
Gli scenari individuati dagli autori all'interno dei quali intraprendere nuove possibili politiche culturali sono 7: l'esplosione demografica, NBIC (Nanotecnology, Biotecnology, Information Tecnology, Cognitive Sciences), Natura e cultura, immigrazione, tempo (libero, occupato, disoccupato), giovani, Città -ambiente-territorio.
Analizzati i percorsi, le proposte che si dipanano scandagliano le analisi già effettuate da alcuni illustri nomi della scena culturale italiana e internazionale: da Attali a Latouche, da Martha Nussbaum a Howard Gardner, gli autori concordano, pur sollevando differenze, con una visione per cui è dal passato e dal presente che si costruisce il futuro, elaborando visioni strategiche e oculate che valorizzino a pieno il nostro patrimonio. Chiude il saggio uno scritto di Lucio Argano sulla progettazione integrata, un chiaro esempio di quanto sia importante, oggi e sempre, la collaborazione e la sincronia tra più organizzazioni, pubbliche o private che siano.
Interrogativi e proposte che mirano ad un ripensamento dello stato della cultura in Italia e ad uno scuotimento dell'opinione pubblica tale da permettere davvero, un giorno, di dire "Grazie alla Cultura".
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Francesco De Biase, Aldo Garbarini, Loredana Perissinotto, Orlando Saggion
GRAZIE ALLA CULTURA
Franco Angeli