Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Editoriale

... non solo sugli scaffali

Più biblioteche per tutti

Il Consorzio SBCR aderisce a MEDIALIBRARY

Biblioteca virtuale, biblioteca digitale: ci sono più modi per indicare quello che ancora stiamo studiando e che sta cambiando radicalmente la fisionomia delle nostre biblioteche. Eppure una cosa è certa: la presenza e la possibilità di accedere a documenti digitali on line moltiplica in modo esponenziale, e con uno scarto temporale inimmaginabile solo poco tempo fa, l'offerta di documenti e servizi della biblioteca pubblica. Succede oggi ai Castelli Romani con l'adesione della rete bibliotecaria del Consorzio SBCR a Medialibrary la prima piattaforma di prestito digitale per le biblioteche pubbliche, che raccoglie e-book, video, film, foto, documentari e quotidiani di 89 paesi in 39 lingue, che saranno accessibili a tutti gli utenti della Rete, tramite l'apposita tessera del servizio bibliotecario, ogni giorno e a qualunque ora con un semplice click.
Al progetto avviato nel 2005, ideato e sviluppato da Horizons Unlimited Srl di Bologna con la collaborazione del Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest di Milano e la Provincia di Reggio Emilia, hanno già aderito circa mille e cinquecento biblioteche di quattro regioni: Lombardia, Toscana, Emilia Romagna ed Umbria.
Oggi, grazie all'adesione del Consorzio SBCR anche la Regione Lazio può essere annoverata tra queste.
È motivo di orgoglio per il Consorzio SBCR essere riuscito a portare a termine questa operazione, che moltiplica l'offerta di documenti e servizi delle biblioteche dei Castelli romani, proprio nel momento in cui la congiuntura economica costringe gli enti pubblici a grandi sacrifici in termini di risorse assegnate. La rete delle biblioteche castellane non è esente da tali restrizioni, vive una fase in cui personale e strutture faticano a sostenere la richiesta di servizi, ciononostante rilancia e riafferma con forza il ruolo della biblioteca pubblica quale snodo strategico della società della conoscenza.
E lo fa con un progetto che racchiude il sé il paradigma della trasformazione in atto del nostro modo di apprendere, produrre contenuti, fornire informazioni, comunicare. Perché il peso specifico della conoscenza per una economia che punta sul contenuto immateriale dei prodotti, acquista sempre più valore; è infatti dall'investimento in cultura che nascono idee, immagini, informazione, senso.
“Il progetto - ha spiegato in più occasioni Giulio Blasi, amministratore delegato di Horizon, - nasce dal bisogno di riempire un vuoto delle biblioteche italiane rispetto agli Stati Uniti, dove da anni gli utenti possono accedere online alle risorse multimediali; in Italia c'è una profonda arretratezza. Il modello cui ci siamo ispirati è quello di un grande network nazionale di biblioteche che si uniscano e interagiscano sui contenuti multimediali. Nel 2009 nelle regioni più virtuose gli utenti delle biblioteche sono il 15-20 per cento della popolazione, mentre negli Stati Uniti la media nazionale è del 69 per cento". Inoltre attraverso la maggior confidenza con le nuove forme di fruizione culturale e i nuovi sistemi di lettura si punta anche a formare nuove generazioni di lettori, che possano poi avvicinarsi con consapevolezza al mercato degli e-book e dell'editoria del futuro".
Le biblioteche dei Castelli romani già da oggi possono fornire a tutti i loro iscritti login e password per accedere ai contenuti in rete. Questi quattro mesi, prima della fine dell'anno (da ottobre a dicembre) serviranno per sperimentare il servizio e creare le precondizioni per avviarlo in pieno da gennaio 2012, costruendoci intorno la condivisione di utenti, gestori, amministratori.
Nel 2012 il Consorzio SBCR punta a moltiplicare i propri sostenitori come ha moltiplicato i servizi resi. Lancerà una grande campagna di adesione alla biblioteca pubblica, attraverso la biblio + che verrà arricchita dei nuovi contenuti e riproposta ai cittadini dei Castelli Romani nella nuova veste di testimonial della biblioteca digitale.

Per la rubrica Editoriale - Numero 105 ottobre 2011