Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Scrittori in biblioteca

Vivo e in crescita

L’Archivio degli Scrittori dei Castelli Romani: un patrimonio valorizzato dalla biblioteca di Frascati

Da qualche anno la Biblioteca Archivio Storico Comunale di Frascati ha allestito al suo interno l'Archivio degli Scrittori dei Castelli Romani. L'intento è quello di operare un censimento degli scrittori nati o residenti ai Castelli ovvero nei 17 Comuni del Consorzio Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani. Gli autori presi in considerazione sono i nativi castellani, ma anche quelli che ai Castelli risiedono oggi o che vi abbiano vissuto per un periodo abbastanza lungo, tanto da aver lasciato una significativa impronta personale. Le opere finora raccolte sono circa 400 e riguardano la narrativa, la poesia e la saggistica, mentre sono escluse le opere storiche che fanno parte invece della Documentazione locale. I Castelli Romani hanno vari motivi per essere conosciuti in Italia e nel mondo e questa rivista, Vivavoce, è nata appunto per documentarne i capitali, da quello naturale a quello umano e sociale, dai beni materiali quindi a quelli immateriali che sono poi l'insieme delle conoscenze e competenze incorporate negli individui e nelle loro produzioni; ecco, gli scrittori di cui il nostro archivio ha l'ambizione di raccontare sono parte integrante di questo capitale che noi ci sforziamo di valorizzare, perché riteniamo che poco fino ad oggi si sia fatto in tal senso. E dire che tanti sono gli scrittori che già dal lontano passato hanno scelto di dimorare in questo territorio e vi hanno pertanto lasciato una indelebile traccia. Si potrebbe cominciare da Marco Tullio Cicerone con le sue Tusculanae Disputationes o con Annibal Caro che proprio nella sua "cara villa" di Frascati ha scritto la mirabile traduzione dell'Eneide per la quale è tanto famoso, proseguendo con Massimo d'Azeglio a Rocca di Papa, Michel Ende a Genzano, Achille Campanile a Velletri....

L'Archivio conserva le opere di questi grandi del passato e di quelli del presente. Tra questi, si annoverano alcuni nomi noti in ambito nazionale, insieme a tanti altri scrittori che, pur non potendo contare su una fama così estesa, non sono secondi a nessuno se si guarda alla qualità della loro produzione letteraria. Scorrendo l'Archivio ci si accorgerà che queste nostre terre custodiscono un patrimonio culturale di tutto rispetto ed un livello letterario forse non immaginato, senz'altro altamente sottovalutato. Certo, come è comprensibile, il livello delle opere raccolte registra una certa variabilità sia riguardo ai contenuti trattati sia ai risultati formali raggiunti, ma complessivamente si tratta di una produzione più che decorosa, con picchi di eccellenza. Il fatto che il territorio abbondi di poeti e scrittori non è un segnale di poco conto, al contrario rappresenta un dato molto significativo che attesta una incoraggiante vivacità intellettuale e creativa e testimonia la presenza di consistenti e feconde risorse culturali che possono solo che arricchire lo stesso territorio. In attesa che si possa scrivere una storia letteraria dei Castelli Romani, nella quale si metta in rilievo l'entità dell'apporto che gli scrittori hanno dato alla loro terra d'elezione, l'Archivio approntato nella biblioteca di Frascati si pone come prima banca dati sulla base della quale si possa cominciare ad operare. Intanto questi stessi dati verranno riversati in archivi di portata nazionale. Ma l'Archivio, oltre a svolgere la funzione di raccordo tra le risorse letterarie del territorio castellano e le ricognizioni sul Novecento attivate da istituzioni nazionali, svolge un ruolo, a nostro avviso, di enorme importanza per la vita culturale di tutta l'area in quanto è intorno ad esso che si è formata la Comunità degli Scrittori i quali, attraverso varie forme che vanno dagli incontri per la presentazione di libri ad interventi su pubblicazioni, costantemente contribuiscono alla crescita civile della comunità di appartenenza. A questo proposito è da segnalare l'imminente uscita del terzo dei "Quaderni della Biblioteca" in cui vengono riportati i testi di alcuni degli scrittori presenti nell'Archivio: Riccardo Agrusti, Yuri Bizzoni, Angelo Chieti, Lucio De Felici, Rosanna Massi, Marco Orlandi, Eliana Rossi, Basilio Ventura, Daniela Zannetti. L'occasione è stata la partecipazione all'iniziativa "A volume spinto. Le biblioteche si fanno sentire". Agli scrittori intervenuti era stato chiesto di scrivere un apposito testo che si ponesse come contributo al miglioramento delle condizioni di vivibilità del territorio. Il "Quaderno" della biblioteca dà conto dell'iniziativa e inoltre comincia a dare voce alla Comunità degli Scrittori di cui sopra. Da ultimo, occorre assolutamente sfatare una infausta convinzione secondo la quale gli scrittori individuati in base all'appartenenza geografica siano di serie B. Resiste un pregiudizio che in maniera piuttosto sprezzante connota come "scrittori locali" quegli autori rilevati in base, appunto, all'appartenenza geografica, pretendendo così di dare giudizi di merito servendosi però di criteri assolutamente non pertinenti. È chiaro, invece, che per dare un giudizio critico su un'opera o uno scrittore l'unico parametro da usare è quello stilistico - letterario, mentre la provenienza geografica non ha, in questo caso, alcuna rilevanza. L'Archivio è naturalmente un organismo vivente e come tale in continua crescita ed evoluzione, pronto ad accogliere nuove opere pubblicate da autori nati o residenti nel territorio dei Castelli Romani.

Per la rubrica Scrittori in biblioteca - Numero 102 giugno 2011