Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Interventi istituzionali

100 volte VivaVoce

In un anno denso di occasioni per esaltare il valore della memoria, si compie il primo decennio di Vivavoce, con la pubblicazione del numero 100 della rivista.

La Provincia di Roma ha creduto in Vivavoce da sempre, l'ha sostenuta con l'entusiasmo che si riserva ad un grande progetto, quello del distretto culturale dei Castelli Romani che in Vivavoce ha avuto il suo linguaggio comune e il suo documento di identità.

Una rivista, in tempo di crisi economica, di comunicazione leggera, di Ebook e di televisione invasiva, è una vera sfida. Una rivista che nasce senza ripari editoriali e senza gossip e per 100 volte riesce a conquistare il suo pubblico è davvero un miracolo di successo, un'esperienza culturale che merita profondo apprezzamento e suscita sorpresa.

Vivavoce è oggi una delle riviste più importanti dell'area territoriale dei Castelli Romani.

Un'area dove la prima pubblicazione locale risale al 1870, e che vanta una tradizione lunga e ricchissima di giornali e riviste.

Un'area piena di meraviglie archeologiche, paesaggistiche, architettoniche, e artistiche.

Un'area dove si incontrano vocazioni ed eccellenze in quasi ogni campo della cultura: dalla poesia alla musica, dal teatro alla video arte.

Vivavoce ha rafforzato un'identità territoriale, ampiamente imposta dal progressivo agganciarsi dei singoli spazi comunali, resi sempre più vicini dall'urbanizzazione della periferia romana. Ma avvicinarsi non sempre significa identificarsi in una comune immagine. L'avvicinamento porta, non di rado, a indifferenza o a conflitti.

Il Distretto culturale dei Castelli Romani, al contrario, è un esempio di successo di come un'identità nasca anche nella diversità di 16 Comuni orgogliosi e fieri della propria storia, delle proprie tradizioni, addirittura dei propri dialetti. E Vivavoce è stato uno dei facilitatori di questo processo, perché ha consentito scambio, visibilità, dialogo e movimento di persone.

Attorno a Vivavoce poi, in questi dieci anni, è cresciuto anche un gruppo di "imprenditori della cultura", persone che hanno lavorato con serietà e responsabilità, anche in momenti di difficoltà economica e organizzativa, riuscendo a innescare un circolo virtuoso che ha messo in collegamento la rivista con le biblioteche, con i touch screen, con una dimensione progettuale di livello locale, nazionale ed europeo.

Segnaliamo con gioia il numero 100 di Vivavoce. Perché ogni rivista culturale che arriva a compiere 10 anni e 100 numeri è un patrimonio di opportunità messe in salvo.