Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cibo per la mente

Il cinema muto a Velletri

La storia e le storie

Il 21 ottobre del 1901 la pittrice veliterna Juana Romani, tornò da Parigi a visitare la sua città, accompagnata da uno dei fratelli Lumière. Il celebre francese donò al comune di Velletri un "apparecchio cinematografico". È da qui che Roberto Zaccagnini, poeta e storico locale, oltre che libraio ed editore, fa partire un'asciutta e, come al solito, accurata ricostruzione della storia del cinema muto a Velletri.
L'entusiasmo e la partecipazione popolare alle proiezioni dei films a Velletri è testimoniata dalla creazione, tra il 1907 e 1918 di tre sale, il Cinema Universale, il Cinema Moderno (divenuto poi "Ginnetti" e infine "Fiamma") e il Cinema Teatro Ruggero Giovannelli, ma soprattutto dal nascere di due case di produzione cinematografiche.
La prima, la "Helios", fu fondata nel 1908 da un gruppo di insegnanti del locale istituto tecnico. L'impresa maggiore della "Helios" fu la produzione di un film sull'Inferno di Dante. Il film uscì nelle sale nel 1911, in concomitanza e in concorrenza con un'opera prodotta a Milano e sempre ispirata al capolavoro dantesco. Il film (nel libro viene ricostruita anche la storia del recente ritrovamento e restauro della pellicola) è sostanzialmente costituito da una serie di "quadri" tratti dalle incisioni di Gustave Dorè.
Nel 1912 nasce, sempre a Velletri, la "Volsca-Film" che produrrà films fino al 1918, spaziando dalla commedia brillante a films patriottici, dai polizieschi ad appassionate storie d'amore.
Nell'ultima parte del testo c'è un interessante capitolo dedicato alla individuazione di alcune locations delle più importanti scene dell'Inferno della Helios, ricostruzione che si basa sia sull'attenta osservazione dellO sfondo delle scene, sia dai documenti e dalle testimonianze orali raccolte nel tempo. Da questa ultima parte, ma, direi, da tutto il saggio di Zaccagnini, trapela l'impressione netta che la popolarità del cinema fin dai suoi primordi sia derivata non solo dalle potenzialità artistiche e di intrattenimento di questo nuovo mezzo espressivo, ma anche, se non soprattutto, dalla sua capacità di incidere sull'immaginario collettivo e sul costume degli italiani.

 


Roberto Zaccagnini, Il cinema muto a Velletri. La storia e le storie .Velletri, Edizioni Scorpius, 2009

Per la rubrica Cibo per la mente - Numero 90 aprile 2010