Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

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Arte

PEPITE

IL MONDO DI ANNA MARIA

Anna Maria Novelli un giorno mi parlò del suo "tesoro", delle belle e tante bamboline che aveva raccolto in occasione dei suoi innumerevoli viaggi, in ogni parte del mondo. Ne parlava con emozione e i suoi occhi brillavano, lasciando trasparire il suo legame speciale con esse, fatto di amore e di "vita vissuta"...
Con la stessa emozione, qualche giorno dopo, Anna Maria mi ha mostrato l'intera collezione, stipata in due armadi nel salotto della sua casa, a Grottaferrata. Che bellezza! Non credo che ne esista un'altra uguale, per quantità, qualità ed estensione geografica!

Questo il suo racconto.

Molti anni fa, passeggiando per Atene, i miei occhi di turista si soffermarono su una coppia di bambole (maschio e femmina) abbigliate con i costumi regionali greci.
Fu in quell'istante che in me venne il desiderio di trovare altre coppie che dessero vita ad una collezione di bambole delle diverse parti del mondo che di anno in anno avrei avuto l'occasione di visitare.
Nei circa 40 anni successivi la collezione si è ingrandita ed arricchita. Oggi conta 216 coppie di bambole, veramente uniche e preziose: 65 sono italiane, 75 europee, 24 africane, 28 asiatiche, 22 americane e 2 oceaniche! La maggior parte di esse sono state acquistate da me, altre mi sono state regalate da amici e parenti a conoscenza di questa mia passione.
Il senso di questa raccolta così particolare? A parte il valore intrinseco degli oggetti, mi rassicura poter ammirare - rappresentati dalle mie bambole - i popoli della Terra, posti l'uno accanto all'altro, in bell'ordine e in armonia, nelle 2 vetrine in cui è custodita la collezione, e mi illudo che così possa essere anche nel mondo reale!
Spesso, inoltre, guardando i costumi variopinti delle bambole, i miei sogni e le mie fantasie si animano... mi pare di sentire ancora gli odori esotici delle città e dei paesi che ho visitato, e rinnovo il ricordo di esperienze bellissime.
Mi colpiscono talvolta la ricchezza e talvolta la povertà dei materiali (legno, ceramica, ferro, cotone, paglia, lana, pietra, vetro, conchiglie,...) utilizzati per modellare i corpi e i costumi delle bambole: riflettono la ricchezza o la povertà del paese rappresentato, ma rivelano anche, sempre e sopra ogni cosa, la fierezza e la dignità della propria esistenza.
Un consiglio: una collezione del genere va iniziata quando si è giovani... Col passare degli anni si arricchisce di tante cose belle non solo la propria casa ma anche la propria anima.
Voglio ringraziare Vivavoce per l'opportunità che mi ha offerto: desideravo far conoscere la mia collezione, come specchio della vasta e varia umanità che ci circonda e di cui siamo parte. Anzi, mi piacerebbe poterla esibire, nella sua completezza, in una mostra, magari permanente. E chissà che un giorno questo mio sogno non si realizzi..!

Auguri, Anna Maria. Spero che il tuo mondo possa diventare anche nostro.

Per la rubrica Arte - Numero 89 marzo 2010