RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Sagre & Profane

Tra Cerere e Dionisio

Pani votivi

Iniziato lo scorso 16 maggio ad Albano, il Festival Eptagonos, dedicato quest'anno alla sacralità del pane, dopo la tappa di Ariccia, presso la splendida cornice di Palazzo Chigi, approda a Genzano, con una mostra ed un convegno, che si svolgeranno presso l'enoteca comunale.
L'evento, curato dall'Associazione Idus Dianae, con l'ideazione e la Direzione Artistica di Susanna Rossi Esser e Renato Mammucari, curatori anche delle mostre e del catalogo, propone un programma di grande interesse antropologico e storico.
Cuore della mostra di Genzano il percorso delle collezioni Mammucari e Trinca, " Tra Cerere e Dioniso: costumi e lavoro nella Campagna Romana, tra '700 ed '800". Esposte per tre giorni opere antiche di rara bellezza: incisioni, acquerelli, litografie, dedicate al tema della mietitura e della vendemmia, con opere in gran parte di artisti del Grand Tour. Da Strutt a Colemann, da Pinelli a Ferrari. La seconda sezione della mostra di Genzano riguarda le " Botteghe e antichi forni di Genzano", con fotografie provenienti da collezioni private che raccontano la vita di Genzano sul finire dell'800 fino agli anni '50.
Una sezione di grande interesse per gli antropologi, è dedicata ai pani votivi, in particolare quelli di Salemi, in provincia di Trapani, raccontati da un'ampia documentazione descrittiva e fotografica e da manufatti appositamente realizzati dal fornaio Marco Bocchini di Genzano.
" A Salemi la tradizione del pane è diventata un'arte, che si esprime con manufatti di grande pregio artistico nella ricorrenza di San Giuseppe, il 19 marzo.Gli antichi culti propiziatori alle dee del grano e del raccolto, assorbiti dalla religione cristiana, hanno trasformato la ricorrenza in una singolare e spettacolare miscellanea di ritualità simbolico-magica, dagli aspetti etno-antropologici considerati unici al mondo. L'antica tradizione vuole che nel mese di marzo gli abitanti di Salemi facciano una promessa di voto a San Giuseppe, oppure lo ringrazino per una grazia ricevuta.
Il rituale collettivo, che un tempo coinvolgeva tutta la città ed i paesi limitrofi, consisteva nella preparazione di vere e proprie Cene in onore del Santo, allestite sontuosamente in ogni casa, nelle quali il senso simbolico-propiziatorio si esprimeva nell'offerta e nel gesto di carità: alla Cena rituale erano invitati tre poveri della comunità, per rappresentare, Gesù bambino, la Madonna e San Giuseppe. La ricorrenza delle "Cene di San Giuseppe" è ancora molto sentita dagli abitanti di Salemi. I preparativi durano diversi giorni, durante i quali si allestiscono gli altari, generalmente costruiti con una struttura a tre piani, decorata da rami di mirto e alloro, agrumi, fiori e ortaggi, e naturalmente un trionfo di " Pani votivi", appositamente preparati con le fogge più delicate e secondo un'antica simbologia.
I " Pani di San Giuseppe" ad esempio, hanno la foggia del bastone, decorato da un giglio, simboli iconografici del Santo, quelli di Maria, sono a forma di rosa o fiore, e guarniti con datteri e rami di palma, mentre i " Pani del Bambin Gesù", detti "Cucciddati", sono posti al centro dell'intera composizione che crea l'altare, ed hanno forma di gelsomino, uccelli e colombe, completati dai simboli della passione di Cristo. Tutti i Pani saranno poi benedetti ed infine regalati a parenti ed amici, o sconosciuti di passaggio.. Ogni contrada di Salemi organizza una propria Cena, creando cosÏ un percorso da seguire secondo un "antico cerimoniale".
Nella mostra di Genzano, anche una documentazione fotografica relativa all'antica " Festa del Carro di Paglia" di Mirabella Eclano, in provincia di Avellino.
" La festa del "Carro di paglia", dedicata alla Madonna Addolorata, si svolge il sabato precedente la terza domenica di settembre, ed ha origini arcaiche e pagane. Il " Carro di paglia"di Mirabella Eclano è costituito da un obelisco di circa 25 metri di altezza, formato da un'ossatura di travi e cantinelle sulle quali vengono fissati i bellissimi pannelli realizzati in paglia intrecciata, con motivi sacri e profani. L'obelisco viene trasportato all'interno delle ripide e tortuose stradine del paese, tramite un carro, trainato da sei coppie di buoi e mantenuto stabile dai "funaioli" che, tirando le pesanti corde di canapa, trascinano gli animali, mantenendo contemporaneamente l'equilibrio dell'instabile guglia. La caduta dell'obelisco, nell'immaginario popolare, costituisce un segno di infausto presagio. Ciò accadde nel 1881 e, subito dopo, nel 1882, l'Irpinia fu colpita da una tremenda carestia, e cosÏ nel 1961, la caduta dell'obelisco profetizzò il devastante terremoto del 1962. Il " Carro di paglia" è presente in molte feste dell'Irpinia: lo ritroviamo a Fontana Rosa, a pochi chilometri da Mirabella Eclano e a Flumeri dove, con la "Festa del Giglio" si perpetua un'antichissima testimonianza dei rituali arcaici legati alla mietitura.
La festa di Flumeri si svolge il 16 agosto, in onore di San Rocco".

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Genzano 18 - 20 settembre 09 Enoteca Comunale
Mostra " IL PANE DEGLI ANGELI"
Il pane eucaristico, pani devozionali e votivi, antiche divinità del grano, feste della mietitura

Nel corso della manifestazione verrà presentato il libro "IL PANE DEGLI ANGELI" [a cura di] Renato Mammucari e Susanna Rossi Esser. Genzano di Roma Ideagraph, 2009

(La mostra si svolge nell'ambito della Festa del Pane di Genzano di Roma, promossa dall'Associazione culturale Idus Dianae, all'interno della manifestazione Eptagonos 2009 IX edizione

Per la rubrica Sagre & Profane - Numero 84 settembre 2009