RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Sagre & Profane

Sagre & Profane 2009, tra i miti e i riti dei Castelli Romani

In programmazione l’edizione di Sagre & Profane 2009 che prevede una serie di percorsi fra gli eventi castellani autunnali sul tema: “I miti e i riti”.

Le grotte di Palazzolo

Sagre & Profane è un progetto nato nel 2007, che ha sperimentato con successo una nuova formula di coinvolgimento culturale del territorio, sviluppata seguendo la trasversalità tematica che percorre l'intera gamma degli eventi che si svolgono nei Castelli Romani.
Nella prima edizione - realizzata nell'autunno 2007 - è stato svolto il tema: "I sapori della terra". È stato proposto un calendario di eventi sviluppato su sei settimane, che proponeva al pubblico percorsi tematici fra le manifestazioni già in programmazione ai Castelli, legate da eventi specifici organizzati ad hoc dal Consorzio SBCR in collaborazione con le associazioni culturali presenti sul territorio: passeggiate naturalistico-archeologiche alla scoperta di luoghi e vestigia dell'antichità; concerti di canto e di musica eseguita con strumenti della tradizione; recital e conferenze sulla storia e sul folklore, la cultura e la poesia popolare; eventi all'aperto di contaminazione fra arti e tradizioni, come ad esempio quello intitolato "acini d'uva and jazz". Il prototipo è stato un vero successo di partecipazione del pubblico, tanto che il Consorzio ha voluto proseguire questa esperienza anche nel periodo natalizio, con un evento specifico denominato "dolci presepi", che ha miscelato la cultura e l'arte presepiale con la tradizione dolciaria ed enologica dei Castelli.
L'edizione 2008 è stata sviluppata invece sul tema: "L'arena e il teatro", cioè è stata dedicata alle arti che si incontrano, si confrontano, si sfidano e si contaminano. Quindi tradizione e modernità, tra passato e futuro, nelle varie arti e culture che popolano l'area dei Castelli Romani. Ancora una volta protagoniste sono state le associazioni culturali presenti sul territorio, che hanno contribuito in modo determinante a sviluppare non solo il tema, ma soprattutto le logiche di contaminazione. Nei percorsi tematici, agli eventi organizzati autonomamente dagli enti locali, sono stati inseriti sei eventi di collegamento, sviluppati su tre weekend di dicembre. Anche per questa edizione il successo è stato notevole, con una rilevante presenza di pubblico a tutti gli eventi.

Incoraggiati dal successo ottenuto, proseguendo il nostro percorso, abbiamo progettato l'edizione 2009, co-finanziata dalla Provincia di Roma, come era già successo per le due edizioni precedenti.
Il tema, che speriamo possa stimolare il pubblico, è focalizzato sulla storia dei Colli Albani fra i miti dell'antichità e i riti, alcuni dei quali - tra sacro, profano e tradizione popolare - seppur trasformati nei secoli, sono giunti fino a noi.
Il popolo latino, che ha dato lustro a questo territorio, generò una ritualità assorbita successivamente dal popolo romano, che si protrasse a lungo nei secoli. Rituali derivanti molto spesso dai miti, come quelli di fondazione delle città latine che, nella maggior parte dei casi, fanno riferimento ai protagonisti della tradizione greca raccontati nell'Odissea e nell'Eneide. Ai discendenti di Ulisse e di Enea, dei re di Creta e di Argo, si attribuiscono le fondazioni di città come Tusculum, Ariccia, Lanuvio e Monte Compatri.
Nel territorio sorgevano anche importati templi e santuari, nei quali vennero celebrati eventi e riti famosi. Primo fra questi è il Tempio di Giove sul Monte Cavo, raggiungibile attraverso la Via Sacra, dove si celebravano le cosiddette feriae latinae, cioè l'incontro fra i diversi capi delle tribù latine, suggellato dal rito del sacrificio del toro bianco; in epoca romana vi salivano i condottieri per ringraziare il dio per la vittoria conseguita. Ma di non meno importanza furono anche il Santuario di Diana Nemorense sul lago di Nemi (noto per il mito del ramo d'oro), e il Santuario di Giunone Salvatrice o Liberatrice (Sòspita) di Lanuvio, noto anche per il mito del grande serpente rintanato nell'antro della dea, al quale una volta all'anno delle vergini offrivano appetitose focacce che, se mangiate di gusto dal serpente portavano abbondanti raccolti; in caso contrario le vergini venivano sacrificate per assicurarsi i favori della dea.

 

Con la caduta dell'Impero Romano il cristianesimo prese il posto dei culti pagani. Nel periodo delle invasioni barbariche i papi e le famiglie nobili romane cercarono di creare nell'area dei Castelli Romani un serbatoio agricolo idoneo a svolgere il ruolo di sussistenza a Roma. Da allora la presenza del Papa e della Chiesa nell'area è sempre stata importante e determinante. Chiese, eremi e monasteri hanno popolato il territorio arricchendolo di nuovi riti legati al cristianesimo, non senza miscelarsi con antichi riti pagani legati molto spesso ai cicli dell'agricoltura e della pastorizia. Le feste patronali autunnali si intersecano con i riti della vendemmia e del vino, mentre quelle di primavera traggono ispirazione dal risveglio della natura.
Il territorio dei Castelli Romani è dunque veramente ricco di miti e di riti. Alcuni si sono persi nei secoli ma hanno lasciato le loro tracce nei monumenti archeologici giunti fino a noi, altri sono ancora vivi e presenti.

Sagre & Profane quest'anno vuole far conoscere gli antichi miti e riti della nostra area e vuole approfondire con il pubblico le origini dei riti ancora oggi celebrati attivamente ai Castelli Romani. Attraverso percorsi mirati porteremo il pubblico che ci seguirà alla scoperta delle tradizioni, della cultura, del sacro e del profano.
Questo l'obiettivo culturale di questa edizione, ma non manca nei nostri programmi l'obiettivo turistico, cioè l'incremento della presenza di extra-castellani a questa manifestazione. Il pubblico che ha partecipato con entusiasmo ai percorsi delle edizioni 2007 e 2008 era composto da persone di tutte le fasce di età, la cui provenienza è stata per il 60% castellana, per un 30% romana e per un 10% di altre città. Puntiamo ovviamente ad incrementare il pubblico extra-castellano al fine di proiettare il territorio verso la potenziale utenza esterna e aumentare il flusso di incoming.
Sagre & Profane mira a questo obiettivo non attraverso l'organizzazione di grandi eventi sporadici di grande richiamo ma decontestualizzati dal territorio che li ospita, bensì attraverso la valorizzazione degli eventi nostrani di qualità già programmati dagli enti, raccordati in percorsi tematici e rafforzati da eventi di collegamento che aggiungono il collante culturale al tutto.
Sagre & Profane vuole sensibilizzare l'utenza agli aspetti della cultura, della storia e delle tradizioni locali, obiettivo noto con il termine di turismo sostenibile.
L'esperienza di questo progetto ha portato inoltre il Consorzio a pensare ad un vero e proprio coordinamento degli operatori pubblici e privati, con la finalità di promuovere un turismo forte di questi valori e che sia in grado di far diventare il territorio dei Castelli Romani una meta privilegiata da fruire in immersione totale e non solo superficialmente (potremmo dire virtualmente) come l'attuale turismo di massa ci impone di fare.

 

Per la rubrica Sagre & Profane - Numero 82 giugno 2009