Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cinema

Hollywood a Rocca di Papa: La pantera rosa (1964)

«La piazza principale del paese è il set di una delle sequenze più divertenti e surreali del capolavoro di Blake Edwards e Peter Sellers»

Capostipite di una delle più longeve e fortunate serie cinematografiche, La pantera rosa è il primo dei sei titoli, realizzati dalla coppia Blake Edwards - Peter Sellers, che raccontano le avventure dell'ispettore Jacques Clouseau. In questo primo episodio Clouseau si mette sulle tracce di sir Lytton (David Niven), un affascinante e raffinato ladro-gentleman, noto come "la primula", a caccia di un eccezionale diamante ("la pantera rosa" appunto) di proprietà della bellissima principessa Dala (Claudia Cardinale). Sellers, che ricordiamo sostituì solo all'ultimo momento Peter Ustinov, appare per la prima volta nei panni del più improbabile e pasticcione detective del mondo, geniale parodia degli infallibili investigatori dei polizieschi francesi e americani. L'attore inglese, che in questa commedia brillante e raffinata doveva avere solo un ruolo secondario perché il protagonista era Niven, finisce inevitabilmente per rubargli la scena mostrando, seppure in fieri, i caratteri di quello che diventerà uno dei personaggi cinematografici più celebri e divertenti di sempre. Manca ancora però l'esclusivo pastiche linguistico (qui Clouseau ha solo un generico accento francese) ed è attenuato l'aspetto grottesco e surreale che renderà indimenticabile il personaggio nei film successivi, più fracassoni ed esilaranti.
Girato soprattutto in Italia, tra Cortina d'Ampezzo e Roma (gli esterni nel centro storico, tra Piazza San Pietro e il Colosseo, gli interni a Cinecittà), il film è stato filmato anche ai Castelli Romani. Straordinaria e divertentissima è infatti la surreale sequenza notturna girata a Rocca di Papa in piazza della Repubblica, che è anche un velato omaggio ad una scena del film Prigioniero di Amsterdam di Hitchcock: un vecchietto, forse un po' brillo, esce dalla trattoria "Massimo D'Azeglio" (oggi Bar Centrale) e si appresta ad attraversare la piazza deserta quando, sotto il suo sguardo impassibile, una dopo l'altra tre automobili, guidate da strani personaggi mascherati, e una volante della polizia, gli sfrecciano davanti a tutta velocità, inseguendosi lungo le strade intorno alla piazza (riconosciamo in particolare Corso Costituente con l'ex cinema Roma, il chiosco della Casina dei Pini, la merceria, il distributore di benzina e la fermata della funicolare, oggi fermata bus). Nelle tre auto, mascherati da gorilla, giullari e cavalieri medievali, ci sono i ladri (la "primula" e il nipote) e i poliziotti infiltrati nel sontuoso ballo in maschera, ideato dall'ispettore Clouseau nella bellissima villa di Dala, per incastrare sir Lytton (un poliziotto-zebra insegue invece a piedi). Quando il vecchietto rinuncia ad attraversare la piazza e ritorna a sedersi davanti la trattoria, l'inseguimento si conclude con una catastrofica collisione proprio davanti alla bella fontana settecentesca.
Nel film di Edwards è citata anche Frascati: mentre è in corso il ballo in maschera, il complice di sir Lytton, per permettere alla "primula" di entrare indisturbato nella villa, si ferma a bordo di una spider davanti all'ingresso della villa di Dala, distraendo i due poliziotti di guardia con la richiesta di informazioni stradali per Frascati.
Celeberrimo il tema musicale di Henry Mancini e i titoli di testa animati che daranno origine ad una altrettanto fortunatissima serie di cartoni animati.

Per la rubrica Cinema - Numero 77 dicembre 2008