Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Enogastronomia

Vino, consumo moderato e confusione alcolica ...

Bere vino con moderazione, quante volte ce lo sentiamo ripetere! E poi che uno, massimo due bicchieri a pasto (solo a pasto) non solo non fanno male, anzi aiutano a vivere meglio.
L'argomento interessa, ovviamente, le persone sane e quindi non affette da patologie cliniche, verso le quali il consumo degli alcolici (compreso il vino) non è consigliato.
Il nostro compito, comunque, non è quello di sostituirci ai medici, ai biologi, ai nutrizionisti, ma è ormai acclarato che il consumo costante di vino, sempre in maniera moderata, attenua il rischio di infarto e delle patologie cardiovascolari in genere, previene l'ictus e forse alcuni tumori. Le sostanze naturali che il vino contiene sono molteplici ed importanti per il benessere del nostro organismo.
L'argomento è vasto e sarà da noi trattato in maniera più ampia nei prossimi numeri (specialmente nella rubrica piccola guida alla degustazione), ma una riflessione e una domanda, a questo punto, sono obbligatorie. Come mai se il vino ha tutte queste importanti proprietà (e a quanto pare gli esperti ci assicurano che le ha veramente) se ne beve, almeno in Italia, sempre meno?
Ciò è dovuto secondo il nostro modesto parere a molteplici e concomitanti fattori: errata o inesistente comunicazione; il consumo della bevanda è visto più come una moda, una tendenza, un aspetto edonistico; il vino non è considerato un alimento che può entrare in una normale e costante dieta bilanciata (anche se non in maniera indispensabile); le campagne generalizzate contro l'alcool (pur giuste per molti aspetti) mettono alla stessa stregua il vino e i superalcolici, senza sapere che le differenze tra i due prodotti sono notevolissime.
Una educazione alimentare e una educazione al giusto consumo del vino sono, quindi, elementi importanti e da sviluppare. In definitiva è "solo" un problema culturale... ma nel frattempo, a parte le solite eccezioni, la confusione alcolica continua...

Per la rubrica Enogastronomia - Numero 75 ottobre 2008