Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

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Se la biblioteca non è una biblioteca

Ripensare la biblioteca come un nuovo luogo di aggregazione che invita i cittadini ad esplorare e fare esperienze di conoscenza. Non più schiere di scaffali polverosi e luci soffuse ma luoghi accoglienti, con spazi per ogni genere di attività culturale...
A partire dagli anni '90 le biblioteche hanno iniziato a perdere d'attrattività in quanto luoghi per accedere all'informazione. Le fonti alternative di conoscenza ne hanno favorito la crisi. Una crisi che si è rivelata un'opportunità in Gran Bretagna. Un'indagine di mercato, effettuata su un ampio campione della popolazione londinese, ha rivelato i punti deboli delle biblioteche e ha permesso di ripensare ad un nuovo concetto di spazio bibliotecario in relazione a 3 parole chiave: Library, rinnovo della biblioteca, nuova vita nella rete di biblioteche, trasportate nell'era dell'informazione; Learning, centro di formazione permanente e centro di formazione on-line e diretta; Information, presentazione delle proposte documentarie e di formazione attraverso una strategia di comunicazione studiata per attirare nuovi utenti e fidelizzare quelli esistenti.
Nasce così l'Idea Store, un nuovo spazio pubblico dedicato alla cultura e alla formazione, rivolto ad un pubblico sempre più distratto e progettato con linguaggio e architettura tipica dei centri commerciali per essere più accattivante.
La scelta del nome è stato il primo elemento sul quale si è lavorato per modificare l'immagine tradizionale delle biblioteche. Il secondo, l'architettura: strutture in vetro e acciaio con maglia geometrica, lastre di vetro e pellicole colorate e ristrutturazione degli spazi interni, per favorire le relazioni tra gli utenti e la formazione continua. Bar, maxischermi per la comunicazione istituzionale e promozione di corsi, news ed eventi, spazio per mostre e attività, babysitting e aree dedicate sono alcuni esempi delle aree progettate per creare occasione di aggregazione; laboratori multimediali, sale riunioni attrezzate sono state adibite, invece, ad attività di formazione.
Il valore aggiunto dell'offerta "bibliotecaria" consiste nella possibilità di frequentare corsi o ricevere servizi mirati (informazioni per disabili e anziani; biblioteca a domicilio; laboratori per bambini, ecc), oltre alla "normale" proposta culturale di ricercare e prendere in prestito libri, leggere quotidiani o riviste, ascoltare musica e navigare in internet. Gli Idea Store si sono in breve tempo trasformati in luoghi di aggregazione per le comunità locali, capaci di favorire l'integrazione e la multiculturalità, offrendo una proposta educativa multirazziale. Ma una proposta culturale del genere non sarebbe stata possibile se non inserita in un progetto strategico di più ampio respiro, focalizzato su processi di rigenerazione urbana basati sulla partecipazione attiva dei cittadini.
La collocazione in zone periferiche è risultata essere vincente: l'arte e la cultura quali strumenti di rigenerazione e motore di sviluppo fisico, sociale ed economico di zone degradate hanno, infatti, favorito il coinvolgimento della popolazione locale. La Peckam Library, per esempio, è nata dalla volontà di rivalutare e dare nuovo impulso culturale alla zona di Peckham. La scelta della loro collocazione accanto a punti di interesse commerciale (supermercati, grandi mercati, centri commerciali, uffici) ha favorito la conciliazione tra stile di vita moderno e fruizione culturale. Gli idea store di Canary Wharf, nel centro finanziario della capitale inglese, o quello di White Chapel, nel grande mercato, ne sono un esempio.

www.ideastore.co.uk