Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Folklore

Fiera di Grottaferrata

25 marzo 2001

Il 25 marzo, a Grottaferrata, si svolge l'annuale fiera, dichiarata nazionale con decreto ministeriale del 1967. In realtà, però, questa fiera, insieme con l'altra dell'8 settembre, in vigore fino al 1967, hanno un'origine antichissima perché sorte in concomitanza con le feste mariane del 25 marzo e dell'8 settembre, vale a dire dell'Annunciazione e della Natività di Maria SS.ma. cui la chiesa del monastero di Grottaferrata era stata dedicata il 17 dicembre 1024.
La consacrazione della chiesa fu officiata dal papa Giovanni XIX della famiglia dei Conti di Tuscolo. Alla cerimonia partecipò molto popolo venuto dai dintorni e dalla stessa Roma. Le visite popolari al santuario continuarono sia nell'anniversario della sua dedicazione sia e, soprattutto, nelle feste mariane. I fedeli erano attratti non soltanto dalla devozione ma anche dalla bellezza del tempio.
Nei secoli successivi l'afflusso dei pellegrini accrebbe sensibilmente in modo particolare quando Gregorio IX concesse l'indulgenza plenaria ai fedeli che il 22 agosto si sarebbero recati a rendere omaggio alla Madre di Dio: in tale giorno, infatti, il papa aveva restituito al monastero l'icona della Madonna prelevata dai Romani dopo la distruzione di Tuscolo.
Ora sappiamo che intorno ai santuari, insieme ai pellegrini, accorrevano coloro che offrivano oggetti vari in ricordo della visita e, particolarmente, cibarie per potersi ristorare, tanto più se si considera che il monastero di Grottaferrata allora, e ancora per molto tempo, era rimasto isolato dai maggiori centri abitati.
Da questo minuto commercio si è passati ben presto al grande commercio di bestiame, di stoffe d'utensili casalinghi e strumenti di lavoro, di carni salate e di derrate varie, ecc.
Il Comune di Grottaferrata ha iniziato a numerare le fiere dal 1600, ispirandosi ad un celebre quadro del Tassi che ritrae la fiera settembrina, ma essa preesisteva e, infatti, indicata espressamente con nome Feria (fiera) in documento del 1423, e da Pio II nel 1463 con equivalente nome latino Nundinae.
Dal secolo XVI le fiere ebbero un notevole sviluppo sia per concorso di pubblico sia per scambio di merci, per questo il cardinale Carlo Rezzonico, Commendatario dell'Abbazia, chiese ed ottenne nel 1761 dal Papa Clemente XIII di esentare da tasse, da gabelle e da qualsiasi altro gravame le fiere del 25 marzo e dell'otto settembre. Ciò contribuì ad incrementare ulteriormente l'importanza commerciale delle due fiere che ben presto acquistarono rinomanza e celebrità in tutto lo Stato pontificio.
Successivamente il Rezzonico emanò, nel 1779, un interessante documento: l'Editto delle fiere, articolato in 16 punti per impedire abusi, disordini, risse e garantire il regolare svolgimento della fiera e la tranquillità dei partecipanti. Norme rimaste valide fino al 1848.
Da quando la fiera del 25 marzo è stata dichiarata fiera nazionale è rimasta l'unica a celebrarsi a Grottaferrata. Della fiera dell'otto settembre s'è voluto fare una commemorazione alla terza domenica dello stesso mese chiamandola "Na vota c'era" organizzata dai circoli culturali della cittadina.

Per la rubrica Folklore - Numero 0 marzo 2001