RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Biblioteca di Trimalcione

Al banchetto del mondo

Un delizioso viaggio attraverso i sapori, i colori, i piaceri della tavola. Grandi scrittori si cimentano nel racconto delle loro esperienze, impressioni di viaggio, o semplicemente delle loro ricette preferite. Perché “l’uomo saggio fa della soddisfazione del proprio palato un’avventura eccitante, stimolante, una volta che sia riuscito ad allontanarsi dal discordante rumore del mondo…”(Earle MacAusland).

Questioni di gusto - Suggerimenti di cucina veloce per cuochi col tempo contato (Laurie Colwin).

Anni fa, appena sposata, avevo un sacco di tempo per cucinare e per fare la spesa. Chi mi avesse recapitato a casa un pacco nel pomeriggio del giorno in cui aspettavo ospiti a cena, mi avrebbe trovata in cucina alle prese con un pollo da tagliare a pezzi o da legare stretto, per poi strofinarlo con un impasto di burro, aglio e vari aromi tritati.
La mattina precedente la cena mi rannicchiavo in poltrona a pensare al dolce che potevo fare, tipo una crème brûlée, con crosticina di zucchero caramellato, una mousse al limone o crema bavarese. Al posto di una torta al limone mi usciva un intruglio di uova, burro e zucchero aromatizzato al limone. E la ricetta della torta al cioccolato di Elizabeth David la facevo senza farina e con le uova montate a neve.
E’ passato parecchio tempo da allora. Non c’è niente che ostacoli il lavoro in cucina come la nascita di un figlio. E’problematico sbattere il bianco d’uovo con sentimento quando ti rivendica il tuo marmocchio appena nato che si sveglia ogni istante. Anche cucinare il pollo farcito con un ripieno elaborato diventa complesso, se il tuo caro figlioletto ha imparato a camminarti carponi sui piedi. Ed è impossibile concentrarsi su una ricetta quando, raggiunta l’età di sette anni, ti chiede un migliaio di volte, dalla sala da pranzo, “Mamma, cosa significa questa parola?”.
Praticità e velocità sono le regole del gioco una volta che si diventa mamma. Sono convinta che si possa preparare un buon pasto in fretta e senza stress, se si adotta quella che potremmo chiamare “la cucina della lazzarona raffinata”, cioè una cucina senza complicazioni ma senza difetti – nel suo genere, il massimo risultato col minimo sforzo.
Prendiamo, per esempio, […]

I brownie di Katharine Hepburn

Solo a pochi abitanti di questa terra non piacciono i brownie. […] La migliore ricetta che ho provato mi è stata data da un’amica che l’aveva letta su una rivista, in un articolo su Katharine Hepburn. Sembra fosse la sua ricetta di famiglia. Se non esistessero altri motivi per ammirare Katharine Hepburn, questo basterebbe.

Fondete insieme a fuoco dolcissimo 125 g di burro e da 60 a 120 g di cioccolato amaro. Togliete dal fuoco la casseruola.
Versatevi 200 g di zucchero, aggiungete 2 uova e mezzo cucchiaino di essenza liquida di vaniglia e amalgamate bene.
Incorporate 30 g di farina e un quarto di cucchiaino di sale. (Nella ricetta originale a questo punto si aggiungono 120 g di noci tritate).
Versate il composto in una teglia quadra con lato di 20 cm, prima imburrata e infarinata, e cuocete in forno a 160 gradi per circa 40 minuti.
Quando l’insieme si è raffreddato, potete tagliarlo in quadretti che vengono consumati prendendoli direttamente dalla teglia, ma è più elegante accomodarli in un bel piatto di portata, dal quale ognuno comunque si servirà con le mani. Ancora più elegante, adagiate i brownie in piatti singoli, decorando con un mucchietto di crème fraiche e cioccolato a scaglie.


Ruth Reichl, “Al banchetto del mondo: sessant’anni di scritti da Gourmet”, Milano, Ponte alle Grazie, 2005