Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Associazioni

Associazioni culturali e biblioteche

Ho letto con interesse la "vivavoce" delle biblioteche del castellano sistema bibliotecario e desidero contribuire a quel dialogo tra associazionismo culturale e biblioteche che una lettera di un vostro lettore ha auspicato e che nella mia lunga attività di volontariato culturale ho sempre perseguito.
Negli anni '50-'51,essendo ormai trentacinquenne, assistetti alle numerose riunioni che portarono un gruppo di universitari ventenni alla fondazione del Circolo Studentesco di Grottaferrata, il cui scopo era quello di permettere alle giovani generazioni castellane di poter colloquiare "super partes" al di fuori di condizionamenti ideologici o partitici. Mi fu affidata l'attività culturale del Circolo e mia prima proposta, accettata all'unanimità, fu la ricostituzione della biblioteca comunale, scomparsa durante la guerra. L'inizio fu certamente modesto: duecento miei libri più altrettanti dei consoci: in totale quattrocento volumi di materie quanto mai disparate. Circolo e biblioteca furono ospitati in un locale comunale vicino all'Abbazia di S. Nilo; poi, verso il '60, furono trasferiti in locali in Corso del Popolo e la biblioteca, ormai molto cresciuta, divenne finalmente Biblioteca Comunale ed ebbe, come tale, una bibliotecaria di ruolo e una regolare schedatura secondo il sistema internazionale, schedatura cui collaborarono vari volontari appartenenti al Circolo.
Il Circolo continuò la sua vita ed ebbe molti soci per cui fu diviso in sezioni , tra cui l'Archeologica e la Speleologica : Ma l'aria del '68 lo pose in crisi e lo dissolse: si salvarono solo le due sezioni nominate, che divennero poi il GAL (Gruppo Archeologico Latino ) e il Gruppo Speleologico di Grottaferrata e che continuarono a vivere indipendenti ma legate alla Biblioteca Comunale da vincoli, diciamo così , storici ed affettivi.
Intanto numerose altre associazioni si erano costituite, tra cui varie ancora in vita. Su suggerimento dell'allora sindaco di Grottaferrata Pietro D'Ottavi, che desiderava rendere più snelli i rapporti tra amministrazione e associazionismo, le varie associazioni si riunirono nel "Centro Socio Culturale di Grottaferrata" che ebbe la sua sede proprio accanto alla biblioteca comunale
Ma gli esigui locali non bastavano per un associazionismo in continuo sviluppo. Si ottenne allora dal Comune che il primo piano del ristrutturando Villino Marconi in Via Primo Maggio, bell'esempio di architettura degli anni trenta, fosse indicato come sede delle associazioni cittadine e finalmente, incredibile ma vero, alla indicazione programmatica seguì effettivamente nel 1996 la concessione dei locali al Centro Socio Culturale, il quale nel frattempo si era dato un regolare statuto che ne stabiliva il carattere federativo.
Caratteristica del Centro è quella di aver stabilito una collaborazione fra volontariato culturale e volontariato sociale, nella convinzione che attraverso la loro interazione sia agevolata la promozione di una armonica crescita cittadina, e nella convinzione altresì che un forte interlocutore "civico" permetta la realizzazione di quel rapporto di sussidiarietà tra pubblico e privato su cui attualmente si basa ogni progettualità di sviluppo socio-culturale territoriale.
Il C.S.C. ha quindi lo scopo di federare in una unica organizzazione associazioni di carattere culturale di solidarietà sociale e ricreative e di rappresentarle, pur nel rispetto della piena autonomia di ciascuna, presso le pubbliche amministrazioni; di promuovere il coordinamento e la collaborazione fra le associazioni e di concorrere alla realizzazione di programmi comuni; di facilitare gli interscambi con associazioni similari oltre i confini comunali, regionali e nazionali; di curare l'organizzazione di iniziative di interesse culturale e sociale e infine di promuovere progetti che contribuiscano alla valorizzazione dell'immagine complessiva di Grottaferrata e più ampiamente del territorio dei Castelli Romani, dei relativi valori culturali artistici ambientali e sociali.
La struttura associativa del C.S.C. è incentrata sull'assemblea, composta dai presidenti delle associazioni federate, che elegge ogni tre anni il presidente e il comitato di coordinamento del Centro stesso .
L'ammissione è riservata alle associazioni che abbiano sede sociale anche secondaria in Grottaferrata , attività documentata svolta sul territorio almeno da un anno, statuto registrato che ottemperi alle leggi vigenti in fatto di associazioni non profit e che non sia in contrasto con lo Statuto del C.S.C. Le associazioni sono tenute a svolgere attività che non abbiano fini di lucro né carattere partitico, sindacale o confessionale e si obbligano non solo alla reciproca solidarietà ma anche a svolgere ogni anno attività o manifestazioni a favore di cittadini di Grottaferrata .
Attualmente le associazioni federate sono 16: A.T.A. (Associazione Tuscolana di Astronomia); ACROS (Associazione Castelli Romani Servizio Oncologico); A.Gen D.A. (Associazione Genitori di Diversamente Abili), Amici di Valerio, Amici di Odzak, Circolo Culturale "il Domenichino", Circolo Filatelico S.Nilo, Circolo Scacchistico, C.O.D.A., Co.T.A.G. (Comitato Tutela Ambiente di Grottaferrata), Corale Polifonica di Grottaferrata, Danzarte, Associazione di volontariato DOMITILLA, Associazione Musicale ESACORDO, GAL. (Gruppo Archeologico Latino ) sezione criptense, Gruppo Speleologico di Grottaferrata, Università Popolare del Tuscolano).
Chi fosse interessato a conoscere gli scopi e le attività delle singole associazioni può consultare il sito del Comune di Grottaferrata ( www.comune.grottaferrata.roma.it/) nella sezione 3.Area socio culturale - Associazioni , o telefonare allo 06 9456369 0 al 347 3320610 o inviare un fax al 06 94316033.
Mi piace concludere rammentando come il legame tra biblioteca e associazioni continui ad essere vivo, grazie anche alla disponibilità reciproca fra le associazioni, la bibliotecaria Maria Grazia Roncaccia, e le operatrici del SBCR.. Il Centro Socio Culturale svolge normalmente le sue manifestazioni nella sala polifunzionale della Biblioteca Comunale e il Centro di Documentazione sull'archeologia del SBCR è riferimento costante per la sezione criptense del Gruppo Archeologico Latino (GAL), anch'essa federata nel CSC.

Per la rubrica Associazioni - Numero 0 giugno 2001