Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cibo per la mente

Yeats è morto

Di O' Condor, J.
Ugo Guanda Editore, 2002

Yeats è morto! è una squisita esperienza letteraria scritta a più mani per sostenere Amnesty International, in particolare per educare i ragazzi ai diritti umani in favore della libertà di opinione contro la tortura e la pena di morte.
Sullo sfondo un'Irlanda che più che assomigliare a quella del poeta Yeats, pare quella dell'Ulisse di Joyce scrittore che ha narrato la miseria dei costumi e le contraddizioni della società in cui viveva.
Ma anche per il modo in cui l'opera è strutturata ci ricorda l'autore di Gente di Dublino per lo stile ricercato e il modo in cui il racconto si sviluppa.
Gli autori, tutti irlandesi, si sono "passati la palla" in un singolare gioco al massacro.
I personaggi si rincorrono in quindici racconti brevi.
Yeats è morto! mostra come sotto la coltre di un certo perbenismo si nascondano spesso il cinismo e l'indifferenza che possono rasentare il paradosso, là dove si eclissano il minimo rispetto delle regole di convivenza civile e a volte i buoni sentimenti.
Ma è anche una parabola che, in un'epoca deterministica, pone il problema della libertà dell'uomo di autodeterminarsi in base alle proprie scelte, con la responsabilità che questo implica.
Il finale? Ovviamente a sorpresa.

Per la rubrica Cibo per la mente - Numero 11 luglio 2002