Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cibo per la mente

Donne forti, deboli con gli uomini forti

Storch, M.
Ed. Magi, 2002


Dedicato a donne forti nel senso migliore del termine (emancipate, brillanti, autonome, in carriera) questo saggio della filosofa e psicologa Maja Storch parte da basi di ascendenza junghiana (l'ombra come zona incoscia o non abbastanza conscia di ogni individuo) l'Animus e l' Anima (il principio tipicamente maschile in una donna e quello femminile in un uomo), per analizzare il conflitto di tutte quelle donne-tigri che cercano il proprio domatore, e una volta trovatolo, non sopportano che sia più forte di loro. Intanto perché una donna forte cerca un uomo forte? Interiormente ella possiede come Animus un patriarca e come ombra una bambina debole: questa immagine maschile interiore viene proiettata su un uomo adatto a farsene portatore, ma nel momento in cui la donna se ne innamora, il suo inconscio viene attivato, cioè la bambina debole, "senza mani", che non può fare nulla senza l'aiuto di un uomo, si fa sentire prepotentemente. La donna forte vorrebbe cedere all'istinto di completezza che l'uomo le propone, ma farlo significherebbe mettere in discussione e rischiare di perdere tutte le conquiste consciamente acquisite fino ad allora, la libertà e l'autonomia.. Da questo dilemma romantico fra istinto e ragione si scatenano le reazioni della donna nei confronti dell'uomo di cui è innamorata, nelle varianti della vittima, della fuga, della lotta o un misto di tutte e tre. Soltanto quando la donna accetterà la bambina debole che è in sé e deciderà di farla crescere potrà risolvere il conflitto e procedere alla ricerca del proprio sentiero d'amore.
Ricco di spunti interessanti soprattutto per chi possiede curiosità ed "amorevole tenerezza" per i propri processi interiori e per quelli delle forti-deboli persone amate.

Per la rubrica Cibo per la mente - Numero 13 settembre 2002