Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Vent'anni insieme

2011

L'isola dei due mondi

Dalla rubrica Cibo per la mente

Il libro è ispirato alla storia vera del primo nativo americano laureatosi a Harvard. Siamo in America settentrionale nel 1660. Bethia Mayfield, quindici anni, è nata e cresciuta in una piccola comunità di pionieri inglesi insediatisi sull'isola di Martha's Vineyard, un lembo di terra sull'oceano atlantico, tra spiagge bianche, tempeste e lagune.


Inquieta e curiosa, Bethia subisce a malincuore il destino di ogni ragazza: non poter accedere all'istruzione, ma nei suoi momenti liberi, il desiderio di sapere e di conoscenza prende il sopravvento e Bethia trasgredisce andando in giro a esplorare baie e boschi, a osservare i nativi e i loro riti, che la affascinano e la turbano al tempo stesso.


Un giorno incontra Caleb, un giovane della tribù wampanoag, e tra i due si instaura una profonda amicizia che li porta a imparare l'uno la lingua, la cultura, la religione dell'altra. Caleb rispetta e venera la natura, adora molte divinità, non conosce il significato del termine «peccato». Bethia gli legge brani delle Scritture, gli regala una copia gualcita del catechismo. Sono due mondi lontani e diversi, situati sulla stessa isola, che si incontrano e si desiderano.


Finché Caleb andrà a vivere nella loro casa, dopo il battesimo e la conversione alla religione cristiana, per intraprendere poi un cammino di studio, che lo porterà sempre più lontano da Bethia, fino ad Harvard, fino a quello che per Bethia è proibito essere: una persona libera e istruita che può decidere del proprio destino.

 


Geraldine Brooks
L'isola dei due mondi
Milano, Neri Pozza, 2011

Per la rubrica Vent'anni insieme - Numero 135 gennaio 2018