Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Cibo per la mente

Il caffè dei miracoli

"Avete capito bene, cari amici di "Vite parallele": l'amministrazione di Bauci ha votato contro una proposta da lei stessa presentata in Consiglio!

Il fatto è da poco accaduto e il vostro annichilito estensore fatica ancora a scriverne, trafitto com'è dalla sorpresa.
Poche e vaghe le supposizioni che ci sentiamo di fare al momento - sempre che si vogliano escludere quelle di tipo clinico, è evidente.

(...) In ogni caso, qualunque sia la motivazione, quello che si è appena consumato è un avvenimento che non riteniamo abbia precedenti nella pur travagliata e discutibile storia politica della nostra bistrattata Patria."

Un piccolo paese affacciato sul mare è il teatro della nostra storia, all'interno molti personaggi a dare vita ad un'esilarante ma anche umana vicenda che si rivela uno spaccato dell'Italia odierna. Davvero Franco Di Mare, accreditato giornalista e pluripremiato scrittore per il suo precedente "Non chiedermi perché", sa giocare con le sue creature e mentre gioca e ci diverte, racconta qualcosa che va al di là del puro scherzo, del lazzo o della battuta. Sono le vicende e le vicissitudini in sé che fanno di questo libro un'autentico piccolo capolavoro. Non vi pentirete di averlo letto. Anzi aspetterete ogni minuto libero della vostra giornata per leggerlo fino alla fine, tutto d'un fiato.

Nel piccolo e laborioso paesino di Bauci, a strapiombo sulla costiera amalfitana, l'enorme statua di una donna nuda, la Maya Tropical, è stata collocata davanti al sagrato del duomo, con il didietro rivolto all'altare maggiore. La statua fa parte di una mostra voluta dal sindaco del paese, tale Rocco Casillo, uomo di grandi ambizioni e dallo spirito concreto, con la smania di farsi notare a Roma, che ha portato Bauci alla ribalta grazie al Festival dell'Arte. Quando il parroco una mattina apre la porta della chiesa e si trova di fronte un'opera tanto oscena, proprio ora che la processione di Sant'Eufrasia è imminente e pure la visita del vescovo, il povero prelato va su tutte le furie e si dirige determinato al municipio. Da questa vicenda si dipanano varie storie, prime tra tutte una d'amore che vede protagonisti due concittadini insospettabili, e poi tragedie di bambine partorite in incognito, di marescialli di carabinieri dal cuore tenero, di netturbini dalla ritrovata dignità e di donne che si credono fragili e invece sono forti. Ma non è finita, ecco intanto snodarsi tutta una vicenda politica che deve rimanere oscura alla popolazione e che vede in prima fila una soprintendente alle belle arti, donna risoluta quanto bella, da far girare la testa a tutti e dai numerosi agganci all'estero. E se di problemi non ce ne fossero abbastanza, ci si mette pure il capo dell'opposizione Alfio De Santis, più il professor Mangiafico sempre pronto a sputare veleno dal suo blog "Vite parallele". E intanto la statua dello scandalo, dell'artista Fernando Botero, è sempre lì, sdraiata in modo enormemente sensuale sulla piazza del paese. Sogni, miracoli, disfatte e avventure di un piccolo paese che imparerete ad amare e le cui vicende leggerete col sorriso stampato in faccia. La lezione di Andrea Camilleri non è andata perduta, anche se con tinte meno fosche, Franco Di Mare ricrea un ambiente che non dimenticheremo facilmente.

Bauci se ne sta lì, arroccata, un po' distaccata, capace di divenire il "centro del mondo" delle polemiche, del pettegolezzo, della diffidenza verso il prossimo e verso il cambiamento. Rappresenta l'Italia intera, che spesso condanniamo e che tuttavia, malgrado il malcontento collettivo, appare immutata e quasi immutabile. Il libro risulta uno spaccato di umanità che nasconde verità universali, raccontate a volte con leggerezza e ironia, a volte cinismo e illusione, ma con un occhio indulgente nei confronti delle debolezze umane. Amarezza dunque, ma anche tanta speranza.

 


 

Franco Di Mare (Napoli 1955) è giornalista, per molti anni inviato di guerra, attività per la quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Dal 2003 è anche conduttore televisivo. Per Rizzoli ha pubblicato Il cecchino e la bambina, Non chiedere perché, che è stato finalista al Premio Bancarella e ha ispirato la fiction L'angelo di Sarajevo con Beppe Fiorello, e Il paradiso dei diavoli.

 


Franco Di Mare, Il caffè dei miracoli, Milano, Rizzoli, 2015

Per la rubrica Cibo per la mente - Numero 128 febbraio 2016