Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

Turismo e Innovazione

L'attrazione ai Castelli Romani è legge

Come si racconta in letteratura, la cosiddetta legge dell'attrazione lega la mente alla realtà: tutto inizia dai pensieri positivi e dalle emozioni che lo sperimentare determinate situazioni può generare.
Lo sa bene chi vive ai Castelli Romani, questo luogo a due passi da Roma, ricco di boschi, laghi e borghi che ne caratterizzano il paesaggio e dietro i quali si affollano tradizioni, folklore ed enogastronomia, tali da rendere veramente unica questa destinazione in tutto il centro Italia.

Un luogo che è ancora capace di emozionare noi che lo abitiamo e che dunque vorremmo potesse suscitare queste stesse emozioni anche nei turisti che possono venire a visitarlo. Ma perché ciò accada dobbiamo riuscire a rendere più attrattivi i nostri Castelli Romani, dobbiamo suscitare nel turista i nostri stessi pensieri positivi e le stesse nostre emozioni

Le risorse ci sono, ma i dati non confortano queste potenzialità. Andiamoli ad analizzare.

Nel 2014 (fonte Istat) gli arrivi di visitatori ai Castelli Romani sono stati circa 200.000 ed i pernottamenti sono stati 406.670 nelle strutture alberghiere e 93.340 nelle strutture extra-alberghiere. Si tratta di dati relativamente bassi, se si pensa che l'indice di utilizzazione dei posti letto nell'arco dell'anno è pari al 23,3%, il che significa che mediamente ai Castelli Romani i letti delle strutture ricettive sono occupati per meno di 3 mesi l'anno. La media nazionale è pari al 30,6%, quindi siamo sotto di quasi 7 punti percentuale. E addirittura molto di più se ci confrontiamo con la media del Lazio che è pari al 46,8% (anche se bisogna precisare che questo dato risulta falsato dalla presenza di Roma che è la località più visitata d'Italia).
Un altro indicatore utile da analizzare è la percentuale di arrivi stranieri pari al 45%, con una strana presenza predominante di americani e cinesi seguiti a distanza da francesi, inglesi, coreani, polacchi e tedeschi. Ma voi li avete visti tutti questi americani e cinesi in giro per i Castelli Romani? Il sospetto - ed è più che un sospetto - è che i Castelli Romani siano utilizzati dalle agenzie come economico dormitorio per i turisti che mirano alla Capitale.

Quindi, anche solo da questi dati, è deducibile una scarsa presenza di turisti. Più alta la presenza di escursionisti cioè di visitatori che non pernottano. Il movimento maggiore, ma difficilmente misurabile, lo si ottiene il sabato e la domenica soprattutto grazie alla presenza dei romani che - oggi come ieri - vengono ai Castelli per l'aria buona ed il buon cibo, le bellezze naturali e gli eventi.

È facile quindi concludere che è necessario fare molto di più. Rendere attrattivi i Castelli Romani significherebbe incrementare le presenze di visitatori e dunque far muovere l'economia castellana, oltre ad aumentare l'occupazione nel settore turistico.
Ma come ottenere questi risultati? In primo luogo si tratta di promuovere la destinazione adeguatamente su tutti i fronti, poi pian piano sarà necessario migliorarne il decoro ed anche arricchire l'offerta attuale. Il tutto per trasformare i Castelli in una destinazione d'eccellenza.

Abbiamo Comuni, Operatori, Associazioni, Agenzie che hanno la voglia di farlo ed insieme è sicuramente possibile costruire una macchina di promozione che possa in breve tempo aumentare l'attrattività dei Castelli Romani.
È nata per questo motivo la Destination Management Organization (DMO) Castelli Romani, voluta dai 17 Comuni castellani e coordinata dal Consorzio SBCR in accordo con il Parco Regionale dei Castelli Romani e la Comunità Montana Castelli Romani e Monti Prenestini.

Non è una struttura che promuove la destinazione solo dal punto di vista istituzionale, ma collabora concretamente con gli operatori privati per progettare, generare movimento turistico ed aiutare l'economia castellana.
Cosa ha già prodotto la DMO Castelli Romani? Innanzitutto il sito internet della destinazione www.visitcastelliromani.it in sei lingue con descrizioni accurate ed informazioni sui luoghi, la cultura, la natura, la storia, le tradizioni, gli eventi, l'enogastronomia. Inoltre il sito contiene anche la descrizione di tutte le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, la ristorazione, le agenzie turistiche di incoming (cioè che offrono pacchetti turistici sui Castelli Romani), le guide turistiche e tanto altro.

Da recenti studi portati avanti da Osservatori.net del Politecnico di Milano risulta che ogni anno gli alberghi pagano mediamente commissioni pari a 98.000 euro ai siti di booking ed alle agenzie online. Se l'albergo è descritto in un sito internet di destinazione (come il nostro) l'albergatore può arrivare a risparmiare fino al 17,5% delle commissioni, perché la consultazione del sito internet (che avviene generalmente nella fase di studio e scelta della meta e quindi prima della ricerca dell'albergo) può pilotare il turista verso l'offerta di ricettività.

Oltre a ciò, il turista - o aspirante tale - troverà nel sito internet interessanti e piacevoli informazioni. Scoprirà ad esempio che il territorio dei Castelli Romani offre ben 29 prodotti tipici certificati ed è il più grande produttore di vini del Lazio, oppure apprenderà che i Castelli Romani sono stati utilizzati come location per moltissimi film. Potrà anche scaricare gratuitamente una guida di 44 pagine in formato PDF, consultabile da smartphone, tablet e PC, anche questa in ben sei lingue; la versione in inglese è stata stampata ed è andata ad arricchire il set di prodotti cartacei a disposizione del turista: guide, mappe descrittive, brochure, ecc.

La DMO Castelli Romani gestisce inoltre pagine sui principali social network, come Facebook, Twitter, Youtube e Instagram. Si avvale della guida a tutti gli eventi "Castellinforma" pubblicata del Consorzio SBCR e presente sul sito in digitale.

Ma la DMO non produce solo strumenti. Ha creato una fitta rete di tavoli di lavoro con tutti gli stakeholder pubblici e privati che operano nel settore turistico. Su questi tavoli sono nate efficaci collaborazioni fra Comuni, Associazioni, Agenzie di incoming ed altre tipologie di operatori. Nuove offerte si stanno pian piano generando grazie alla scoperta di luoghi fino ad ora inaccessibili o sconosciuti ai più.

Un programma particolare ha riguardato le Agenzie di incoming, con le quali sono stati studiati pacchetti tematici poi portati alle borse ed ai workshop turistici dove le Agenzie hanno incontrato i Tour Operator stranieri. Da qui stanno nascendo nuove idee che aprono strade di dialogo e collaborazione fra pubblico e privato. I Comuni si sono resi disponibili per far conoscere alle Agenzie il territorio, l'enogastronomia, l'artigianato, gli eventi, le guide locali e le associazioni culturali. È nato così un fitto calendario di educational tour (termine tecnico per identificare un evento dedicato in genere ad agenzie e tour operator ed orientato a far conoscere l'offerta di una certa destinazione).

Si sono poi aperti tavoli di lavoro sui punti di informazione turistica, sui trasporti per i turisti, sul turismo scolastico e sportivo, sugli eventi.
In particolare per quanto riguarda gli eventi, la DMO ha messo a punto un calendario condiviso con la finalità di evitare inutili sovrapposizioni di manifestazioni dello stesso tipo nell'ambito dell'area e di stabilizzare le date degli eventi principali; ciò è particolarmente necessario perché l'inaffidabilità della data di un evento importante rende impossibile all'agenzia inserirlo come attrattiva in un pacchetto turistico.

Gli eventi sono anche il punto di partenza di una nuova iniziativa della DMO orientata ad attrarre persone residenti nell'intorno della nostra destinazione, guardando con molta attenzione al mercato romano. "Enjoy Castelli Romani" è un calendario di eventi, tour, visite guidate, escursioni e laboratori per vivere esperienze uniche ed originali ai Castelli Romani il sabato e la domenica. Parte da fine febbraio 2016 e verrà promosso sui media di Roma e provincia, oltreché su quelli dei Castelli Romani stessi.

Nonostante l'impulso che abbiamo dato, il processo non è così veloce come vorremmo, per cui c'è ancora tanto per cui lavorare. Ma quello su cui si vuole insistere è la collaborazione fra le parti coinvolte, sia pubbliche che private, la co-progettazione per portare avanti iniziative condivise, l'appoggio delle istituzioni e della politica all'operazione di promozione, l'abbandono degli inutili campanilismi.

 

Per la rubrica Turismo e Innovazione - Numero 128 febbraio 2016