Vivavoce - Rivista d'area dei Castelli Romani

RIVISTA D'AREA DEI CASTELLI ROMANI

BiblioUp Festival

Piccole note a margine del biblioup festival

Il Biblioup Festival si è chiuso circa un mese e mezzo fa e abbiamo avuto modo di riflettere in più occasioni sui suoi risultati, sulla sua riuscita, sui suoi limiti e sulla sua eventuale riproposizione. Qui mi voglio limitare "al che cosa" ci ha soddisfatto di più e in una parola potrei rispondere il "clima" che siamo riusciti a costruire nella tre giorni, non quello meteorologico - che faceva pure un po' freddino - ma quell'aria di cultura che ha avvolto Nemi dal 24 al 26 ottobre, e che si respirava, quasi si "annusava", e si "gustava" "vedeva" "ascoltava" "toccava" in tutti i vicoli e in tutte le piazze del borgo: la cultura appunto per tutti i sensi, come recitava il nostro titolo e come ci ponevamo l'obiettivo di offrire; e la risposta positiva ci è venuta dai volti dei visitatori, di chi con entusiasmo, allegria e partecipazione, si aggirava da un luogo ad un altro con l'unico rammarico di non essere dotati di quel dono dell'ubiquità che avrebbe permesso loro di essere presenti in contemporanea a più eventi.

Ma proprio questo ci è piaciuto, questo rammarico espresso di aver perso qualcosa, perché tale rammarico dimostra che la fame di cultura c'è, si esprime, che la cultura non è un optional di cui una nazione, uno stato può fare a meno. Quindi il risultato più importante il Biblioup l'ha raggiunto; se infatti di una conferma avessimo avuto bisogno per proseguire il nostro lavoro quotidiano di contaminatori di cultura il Biblioup lo è stato ed anche qualcosa di più; è stato un ulteriore incitamento ad andare avanti, a progettare, sperimentare, a coinvolgere partner, costruire alleanze, creare dentro i nostri territori gli anticorpi agli insidiosissimi virus dell'ignoranza, dell'indifferenza, della rassegnazione. E la bella testimonianza che ci ha regalato Andrea Camilleri condividendo il nostro progetto di Biblioteca diffusa ha conosciuto nei giorni del festival altre adesioni, condivisioni, ha aperto collaborazioni non solo con le biblioteche e tra le biblioteche, ma tra artisti di campi diversi, scuole, università, singoli cittadini, insomma ha gettato ulteriori semi pronti a produrre se sapientemente coltivati. Noi ci crediamo e seguiteremo a farlo.

Per la rubrica BiblioUp Festival - Numero 123 dicembre 2014